L’11 dicembre 2026 lo staff di RSR ha partecipato all’evento “Agricoltura: cosa bolle in pentola a Bruxelles?”, organizzato da ACLI Terra a Milano dedicato alla riforma della Legislazione Sementiera, con un focus su NGT/TEA, e alla Politica Agricola Comunitaria, insieme a RSR erano presenti i rappresentanti di ACLI Terra, ACLI Nazionale e l’eurodeputata Camilla Laureti.
Il convegno è stato anche un momento di dialogo e confronto sull’impostazione generale della Politica Agricola Comunitaria (PAC) , durante il quale Rete Semi Rurali ha condiviso competenze e relazioni. La collaborazione tra Rete Semi Rurali e ACLI Terra continua, rafforzando una rete di alleanze e saperi essenziale per sviluppare futuri progetti a tutela dell’agrobiodiversità e della sostenibilità delle filiere agroalimentari, a livello nazionale ed europeo.
Il 30 settembre ad Edimburgo si è svolto il 3^ workshop del progetto Intercropvalues che ha permesso un confronto fra tutti i casi studio coinvolti nel progetto, sono state presentate analisi nutrizionali e biochimiche di grano e legumi consociati, evidenziando i cambiamenti nei profili dei micronutrienti. È stato condotto un test sensoriale con i consumatori per valutare biscotti realizzati con diverse proporzioni di farina di grano e lenticchie.
Nei tre giorni successivi dal 1 al 3 Ottobre invece si è svolto l’annual meeting in cui i responsabili delle varie azioni hanno presentato i primi risultati parziali delle loro ricerche risolvere le difficoltà e pianificare l’ultimo anno del progetto. Anche due funzionari dell’Agenzia esecutiva europea per la ricerca, che gestisce il programma, si sono uniti per monitorare i progressi del progetto. Sono trascorsi tre anni dal lancio del progetto IntercropVALUES, avvenuto nel novembre 2022. Il lavoro di tutti coloro che hanno partecipato da allora sta ora dando i primi risultati.
I partecipanti hanno visitato un’azienda agricola produttrice di cereali per esplorare applicazioni concrete e le prospettive degli stakeholder.
L’incontro ha rafforzato la collaborazione e definito la tabella di marcia per le attività finali. Nel 2026, i risultati accademici e applicati, da utilizzare da parte degli stakeholder lungo tutta la filiera.
Lo scorso 19/9/2026 lo staff di Rete Semi Rurali ha organizzato presso la Biblioteca di Baggio un workshop specifico sul tema dell’autoproduzione dei semi alla Milano Green Week. L’evento incentrato sulla tutela dell’agro-biodiversità e la crescita delle competenze tecniche nell’ambito della produzione di semi, è stata anche una preziosa occasione di scambio e confronto sul ruolo sociale dell’agricoltura, oltre che rafforzare la rete di alleanze formali e informali per future collaborazioni a tutela dell’agrobiodiversità.
Lo scorso 14 Settembre lo staff di Rete Semi Rurali è stato presente agli eventi organizzati a Rovasenda, presso le aziende Cascina Teglio e Una Garlanda, partecipanti al Bioidstretto del Riso Piemontese. I due eventi, incentrati sulla biodiversità e la multiculturalità con il riso a fare da filo conduttore, testimoniano la vitalità e l’originalità del Biodistretto. Rete Semi Rurali ha collaborato all’organizzazione e ha illustrato i progetti in corso presso le due aziende, tra cui la sperimentazione di miscugli eterogenei biologici di riso e la collezione varietale di riso in campo nel 2025. La collaborazione tra Rete Semi Rurali e il Biodistretto continuano a cooperare e rafforzare la rete di alleanze e competenze per futuri progetti a tutela dell’agrobiodiversità.
Il 30 luglio si è tenuta presso l’azienda agricola Ortobioattivo l’osservazione partecipata delle parcelle sperimentali del progetto BRESCIA. Durante l’incontro è stato possibile valutare i diversi trattamenti testati su pomodoro e lattuga: Trichoderma atrobrunneum inoculato su cippato aziendale, compost aziendale e T. atrobrunneum su cippato aziendale + compost aziendale. Tutti i trattamenti elencati sono stati replicati e testati sia con che senza l’utilizzo di rame per il contenimento dei patogeni fungini, proprio per valutare una possibile riduzione dei trattamenti rameici in contesto biologico.
Trichoderma spp. è stato inoculato volutamente su prodotti di scarto aziendale, e non utilizzato direttamente in campo come prodotto commerciale, per diversi motivi:
il micelio del fungo, ossia la sua parte vegetativa, è molto più forte e vitale rispetto alle sole spore e si può così adattare meglio all’ambiente di coltivazione,
nella fase di crescita sul cippato aziendale Trichoderma spp. ha la possibilità di crescere con altri microrganismi e “attrarre” i microrganismi benefici ambientali,
i costi di produzione si abbattono drasticamente rispetto all’ utilizzo del prodotto commerciale.