Al via l’assemblea nazionale che riunisce braccianti, contadini e cittadini
Domenica 25 settembre, dalle 10 alle 17 presso la Città dell’Altra Economia (Largo Dino Frisullo) a Roma, si terrà un’Assemblea Nazionale che riunirà braccianti, contadini e cittadini per organizzare una filiera agricola alternativa, con paghe giuste e condizioni di lavoro dignitose. L’Assemblea è organizzata da Associazione Rurale Italiana, Centro Internazionale Crocevia, SOS Rosarno, M.A.I.S. Ong, ContadinAzioni, U.S.B., Funky Tomato, Terra Nuova Onlus ed il Centro studi per lo Sviluppo Rurale dell’Università della Calabria, e sarà anche un importante momento di dialogo e preparazione per la delegazione italiana che parteciperà al II Forum Europeo di Nyéléni per la sovranità alimentare (a Cluj-Napoca, in Romania, dal 26 al 30 ottobre).
L’intero sistema produttivo della filiera agroalimentare è impostato per favorire con leggi, regolamenti e sussidi la grande industria agroalimentare e la grande distribuzione organizzata, a discapito di piccoli produttori agricoli, braccianti e consumatori. In Italia, organizzazioni di produttori agricoli e contadini, organizzazioni sindacali e associazioni di cittadini e consumatori si sono posti l’obiettivo di modificare questo sistema e di proporre un percorso di lotte per rimettere al centro il diritto ad un’alimentazione sana e sostenibile ed il diritto ad un lavoro regolamentato e dignitoso.
Al via l’assemblea nazionale che riunisce braccianti, contadini e cittadini
Domenica 25 settembre, dalle 10 alle 17 presso la Città dell’Altra Economia (Largo Dino Frisullo) a Roma, si terrà un’Assemblea Nazionale che riunirà braccianti, contadini e cittadini per organizzare una filiera agricola alternativa, con paghe giuste e condizioni di lavoro dignitose. L’Assemblea è organizzata da Associazione Rurale Italiana, Centro Internazionale Crocevia, SOS Rosarno, M.A.I.S. Ong, ContadinAzioni, U.S.B., Funky Tomato, Terra Nuova Onlus ed il Centro studi per lo Sviluppo Rurale dell’Università della Calabria, e sarà anche un importante momento di dialogo e preparazione per la delegazione italiana che parteciperà al II Forum Europeo di Nyéléni per la sovranità alimentare (a Cluj-Napoca, in Romania, dal 26 al 30 ottobre).
L’intero sistema produttivo della filiera agroalimentare è impostato per favorire con leggi, regolamenti e sussidi la grande industria agroalimentare e la grande distribuzione organizzata, a discapito di piccoli produttori agricoli, braccianti e consumatori. In Italia, organizzazioni di produttori agricoli e contadini, organizzazioni sindacali e associazioni di cittadini e consumatori si sono posti l’obiettivo di modificare questo sistema e di proporre un percorso di lotte per rimettere al centro il diritto ad un’alimentazione sana e sostenibile ed il diritto ad un lavoro regolamentato e dignitoso.
“Molti dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole dai campi di raccolta, passando per i banchi dei supermercati o mercati rionali, nascondono una filiera organizzata a partire dalla fatica di uomini e donne, braccianti e piccoli produttori, sottoposti a ritmi e livelli di lavoro spesso basato su sfruttamento e nuove forme di schiavitù” afferma Fabrizio Garbarino di ARI. Secondo il rapporto ISTAT pubblicato il 6 giugno 2016 in relazione all’anno 2015, la produzione agricola in Italia cresce in tutte le aree ad eccezione del Nord-Ovest (-1,1%), e gli aumenti maggiori si registrano nelle aree del Sud Italia (+5,9%) e del Centro Italia (+3,5%): l’agricoltura si conferma settore economico in salute. Ma Stefano De Angelis, dell’Unione Sindacale di Base, spiega: “Ciò che non raccontano questi numeri sono le condizioni di vita in cui avviene questa crescita economica, ovvero quelle lavorative, abitative, pensionistiche della massa di uomini e donne che lavorano nelle campagne e nelle serre agricole in Italia. Questa filiera nasconde uno spaccato di contraddizioni sul piano dei diritti e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici.”
I braccianti rappresentano strutturalmente la categoria più colpita dalla vulnerabilità sociale che caratterizza la grande filiera dello sfruttamento organizzato. Nei casi più gravi i lavoratori e le lavoratrici, spesso immigrati/e, sono costretti a vivere in veri e propri ghetti, ma anche in condizioni di vita meno emergenziali troppo spesso i braccianti agricoli lavorano senza diritti sindacali e sociali a cominciare dal salario. “È partendo da questo processo di sottrazione di diritti verificata sul campo – che accomuna tutta Italia da nord a sud, da est ad ovest – che si è costruito questo primo appuntamento assembleare, che vedrà la partecipazione di contadini impegnati in un sistema alternativo alla GDO, promotori di un sistema agricolo alternativo etico e inclusivo, ed associazioni attive nella difesa dei diritti sociali” conclude Antonio Onorati di Crocevia.
Maggiori dettagli su: http://bit.ly/2cJ4FUa Facebook: http://bit.ly/2cF3svj
Sul Forum di Nyéléni in Romania: http://nyelenieurope.net/
Per informazioni: nyeleniari@gmail.com stefano.gianandrea@gmail.com
Ufficio stampa Terra Nuova: bartolomei@terranuova.org