Il 3 dicembre 2025, presso la Casa dell’Agrobiodiversità di Scandicci, si è concluso il percorso di costituzione del Distretto Biologico del Territorio Fiorentino con la firma dell’Accordo di Distretto da parte dei Comuni di Scandicci, Firenze, Lastra a Signa e Signa, insieme a un primo nucleo di aziende agricole e organizzazioni del biologico. L’Accordo, accompagnato dal Progetto Economico Territoriale Integrato, verrà trasmesso a fine dicembre alla Regione Toscana e al MASAF per avviare l’iter di riconoscimento formale.
Il Distretto
Il Distretto nasce in un’area agricola complessa e dinamica, che comprende oltre mille ettari coltivati a biologico o in conversione e 95 aziende impegnate nella gestione in biologico del territorio. La sua costituzione rappresenta un passo significativo verso una governance condivisa del sistema agroalimentare locale, capace di collegare agricoltura, tutela del paesaggio, educazione, filiere corte e partecipazione comunitaria.
Fase conclusiva: adesioni e riconoscimento:
Con la firma istituzionale del 3 dicembre si è aperta la fase conclusiva del percorso costituente. Fino alla fine di dicembre 2025, le aziende agricole e le realtà interessate potranno aderire formalmente al Distretto sottoscrivendo l’Accordo. Il raggiungimento della soglia del 51% di operatori biologici rappresenta un requisito fondamentale per il riconoscimento regionale e nazionale, configurandosi come l’impegno collettivo a costruire un sistema del cibo territoriale equo, sano e sostenibile.
Un passo avanti per le politiche del cibo locale:
L’iniziativa mira a configurarsi come un vero e proprio laboratorio territoriale, in cui produzione e consumo, aree rurali e urbane, competenze tecniche e saperi comunitari possano intrecciarsi in forme nuove di collaborazione. L’avvio del percorso permette di rafforzare le filiere locali, migliorare la qualità del cibo e promuovere pratiche agricole ed ecologiche capaci di rigenerare il paesaggio e sostenere la vitalità dei sistemi rurali. Allo stesso tempo, il Distretto punta a consolidare la capacità degli attori locali di cooperare, mettere in comune conoscenze e affrontare in modo coordinato le principali criticità dell’area fiorentina: dalla gestione ecologica dei suoli alla tutela della biodiversità, dal sostegno alle aziende agricole alla costruzione di economie di prossimità. Questa nuova struttura di governance nasce per dare continuità e coerenza alle numerose iniziative già attive sul territorio, offrendo un quadro comune entro cui orientare l’azione collettiva. L’obiettivo è accompagnare la transizione verso un modello agroalimentare che metta al centro la cura degli ecosistemi, la resilienza delle comunità locali e un’alimentazione sana e accessibile per tutte e tutti.
Una giornata di degustazione di pasta con l’olio nuovo in occasione della Fiera dell’Olio di Calenzano.
di Claudio Pozzi
L’evento conclusivo di questa stagione è stato organizzato dalla famiglia di Barbara Pastore a Podere Montisi, in collaborazione con il Comune di Calenzano, in occasione della Fiera dell’Olio Extravergine di Oliva.
Le persone in questo caso hanno partecipato su prenotazione pagando una piccola quota, poco più che simbolica, ma sufficiente a garantire l’interesse nei confronti di ciò che ci preme comunicare: la salubrità del cibo dal campo alla tavola.
Sono state ore piacevoli: per iniziare una visita guidata al Campo da Collezione dei fenotipi autoctoni dell’Olivo di Calenzano. Un progetto del CNR intitolato “Territori Resilienti” nel quale il Comune ha creduto e che mette in risalto l’attenzione alla cura della biodiversità di Podere Montisi. Il paesaggio è splendido di per sé a Travalle: nel Podere è ancora possibile vedere il vecchio impianto che prevedeva filari di olivi intervallati da strisce di seminativi, cosa che ancora oggi viene portato avanti con le Popolazioni Evolutive o cereali di antiche varietà. È infatti importante non incidere negativamente con attività invasive che ne alterino la qualità. Ma non è solo il paesaggio a beneficiarne: come i partecipanti hanno potuto ascoltare nella breve presentazione, anche i prodotti finali biodiversi, quali pane e pasta sono seguiti con la stessa attenzione. Infatti se la stessa cura viene mantenuta lungo tutti i passaggi, dalla scelta delle sementi alla coltivazione e cura del suolo, fino alla macinatura a pietra del grano e alla trasformazione in pasta con lenta essiccazione a bassa temperatura, ne beneficiano anche il gusto e l’organismo di chi la mangia.
Abbiamo avuto l’impressione che le degustazioni e il pranzo abbiano dato peso alle parole! La pasta scondita, abbinata all’olio nuovo o con sapidi condimenti ha stupito i commensali. Gli altri prodotti offerti dalla famiglia Frosini e un buon bicchiere di vino hanno coronato la giornata e il congedo è stato caloroso.
Rete Semi Rurali ETS, insieme ai Comuni di Firenze, Scandicci, Lastra a Signa e Signa, ha avviato il percorso di costituzione del Distretto Biologico del Territorio Fiorentino, un’iniziativa volta a promuovere uno sviluppo sostenibile fondato sull’agricoltura biologica, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle risorse locali.
Da oggi si apre una finestra di un mese per la sottoscrizione dell’Accordo di Distretto, lo strumento che permetterà ad aziende agricole biologiche, associazioni di produttori, enti pubblici e soggetti privati di aderire formalmente al progetto e contribuire alla costruzione del Distretto. L’Assemblea di Distretto, nucleo del futuro modello di governance territoriale, sarà composta per il 51% da aziende agricole biologiche, mentre gli altri attori potranno partecipare in funzione del numero di adesioni raccolte, con priorità per le realtà più attive nella promozione e nella diffusione del biologico.
Entrare a far parte del Distretto significa partecipare a un progetto collettivo che vuole rafforzare la filiera del biologico, sostenere la pianificazione locale del cibo e promuovere la biodiversità in tutte le sue forme. È un passo concreto verso un modello di sviluppo che mette al centro la sostenibilità ambientale, economica e sociale del territorio fiorentino.
Principi guida per la salvaguardia degli ecosistemi alpini
di Giuseppe De Santis – Rete Semi Rurali
Le Alpi rappresentano un areale unico, caratterizzato da una moltitudine di ecosistemi e biodiversità. Questo contesto sta manifestando delle fragilità, accelerate dal riscaldamento globale e dal peggioramento delle condizioni socio-economiche delle popolazioni che lo vivono. L’aumento delle temperature, l’instabilità dei pendii e l’erosione del suolo sono fattori fisici fondamentali che coincidono con fenomeni presenti in numerose regioni montane, come l’invecchiamento della popolazione, la diminuzione dei terreni agricoli, il deterioramento e l’abbandono di molte aree alpine e l’erosione della loro preziosa diversità biologica. L’agricoltura alpina non industriale è caratterizzata dalla biodiversità vegetale e animale, risorsa fondamentale per l’adattamento ai repentini cambiamenti del clima e che costituisce la base per lo sviluppo di filiere preziose in ambito agro-silvo-pastorale. Conservare e ricostruire filiere significa sostenere economie collaterali al turismo che divengono cruciali per lo sviluppo locale e la permanenza dei giovani in questi territori. Qui, l’agricoltura biologica rappresenta un’opportunità per promuovere una produzione alimentare sostenibile, che a sua volta è tra gli ambiziosi obiettivi della Convenzione delle Alpi. Essa racchiude i principi guida per realizzare una transizione sostenibile dello spazio Alpino e funge da base legislativa per proteggere gli ecosistemi alpini vulnerabili, le identità culturali e le tradizioni regionali. Allo stesso tempo è uno strumento che consente ai Paesi partecipanti di affrontare in modo collaborativo sfide urgenti come lo spopolamento, l’iper sfruttamento dei suoli, l’invecchiamento ecc.
La Convenzione delle Alpi è quindi una convenzione internazionale tesa a realizzare la protezione e lo sviluppo sostenibile dell’arco alpino, rendendoloregione pioniera per uno stile di vita sostenibile nel cuore dell’Europa. Firmata a Salisburgo il 7 novembre 1991 da Austria, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Liechtenstein e UE (la Slovenia ha firmato la Convenzione nel 1993), è entrata in vigore il 6 marzo 1995 ed è vincolante per i paesi firmatari. Rappresenta inoltre una solida base su cui si costruiscono e si rafforzano quotidianamente partenariati tra Comuni, Regioni e Stati aderenti. La Convenzione quadro, contenente i principi generali e ormai ratificata da tutte le Parti contraenti, si concretizza attraverso i cosiddetti Protocolli di attuazione, previsti per dodici settori tra cui Pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile, Protezione della natura e tutela del paesaggio, Agricoltura di montagna, Foreste montane, Difesa del suolo.
Dal 2022 RSR è stata invitata ai lavori del sounding board da CIPRA International (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) che, fondata nel 1952, è un’organizzazione non governativa, autonoma e senza scopo di lucro che si impegna per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle Alpi e monitora l’implementazione della Convenzione delle Alpi.
Tornano le numerose occasioni di incontro, attività e scambio di esperienze sul campo di Un Mese di Cereali. Di seguito il calendario provvisorio che raccoglie le iniziative di cui abbiamo avuto notizia. Alcune sono in corso di definizione, pertanto attendiamo dettagli.
Negli appuntamenti di quest’anno si intrecciano varie attività e progetti con occasioni di incontro sul campo, rilievi per attività di sperimentazione e di miglioramento partecipativo, approfondimenti e scambio di esperienze.
I partner di progetto organizzano una giornata in campo per visitare i campi sperimentali di popolazioni evolutive ospitati dalle aziende agricole partner del progetto.
Visita ai campi sperimentali, confronto sulle prospettive della Campagna e Laboratorio di Produzione biscotti della varietà Gentil Rosso. A cura di ASCI Piemonte presso fiera Ninfea Verde ad Osasco (TO) e Istituto Agrario Prever.
Presso l’azienda agricola Stuard i partner del progetto organizzano un “open day sui frumenti” con visita ai campi sperimentali e dimostrativi di popolazioni di frumenti ospitati dall’azienda.
2 giugno – Coltiviamo la Diversità! a San Giuliano di Puglia
Si svolgerà presso l’azienda agricola Petacciato la visita ai campi, ai laboratori di trasformazione e pranzo condiviso.
L’Associazione di Solidarietà Campagna Italiana, A.S.C.I. in collaborazione con l’Istituto Agrario di Lombriasco, organizza una giornata per la valorizzazione dell’agricoltura contadina e la conoscenza e la comparazione tra varietà di grani teneri antichi in campo, consapevoli che la biodiversità agricola va coltivata.
Consueto appuntamento di confronto tra attori delle nuove filiere cerealicole presso l’az. agr. Biologica Floriddia. Quest’anno l’incontro si concentrerà sugli strumenti digitali elaborati da RSR per la tracciabilità della semente: il database della casa dei semi, l’App Fieldbook, e la piattaforma Seedlinked. Maggiori dettagli nella locandina a breve disponibile sul sito.
Giornata in campo a San Nicolò Gerrei (CA). La giornata prevede una parte in campo al mattino, con selezione partecipativa all’interno di una popolazione di lupino bianco, pranzo e incontro con gli attori coinvolti.
3 luglio – Coltiviamo la Diversità! in Toscana
Torna la giornata in campo presso l’azienda agricola Passerini a Torrita di Siena. “I campi svelati” è una giornata dedicata alla visita delle produzioni dell’azienda agricola. Dibattiti e pranzo condiviso. A breve disponibile locandina dell’evento.
Una settimana di condivisione e approfondimenti sulla vita rurale e la coltivazione del grano ma non solo, questo è #campdigrano.. La domenica l’ormai tradizionale appuntamento del Palio del Grano nel quale i rioni di Caselle in Pittari si sfidano in una avvincente gara di mietitura a mano.
22 – 24 luglio – Festa della mietitura a Rieti
Si svolgerà presso l’azienda agricola Tularù una tre giorni dedicata al grano, con incontri, dibattiti, presentazione dei libri e la mietitura collettiva del grano. A breve locandina con programma dettagliato.
23 luglio – Trebbiatura collettiva a Isola Vicentina
Si svolgerà presso la Casa delle sementi del Veneto una giornata di trebbiatura collettiva del grano. L’iniziativa è occasione di incontro, scambio e festa conviviale dopo il raccolto.
Per il giorno 3 luglio 2021, l’ATS degli Orti della Diversità, organizza una giornata di
presentazione dell’iniziativa per il quartiere di Vingone e per Scandicci. L’obiettivo del
progetto degli Orti, infatti, è di creare socialità e relazioni, all’interno del quartiere di Vingone, e divulgare le tematiche relative dell’agrobiodiversità.
Durante questa giornata l’ATS e gli ortisti organizzeranno un Mercato di prodotti agricoli e di presentazione delle attività delle associazioni, la presentazione del libro Arare Umano Est, la cena di supporto alla Casa del Popolo di Vingone e il concerto finale del gruppo Mescaria.
Programma dell’evento
Ore: 18:00 Apertura degli Orti della Diversità ai cittadini e del Mercatino della Fierucola, socia dell’Ats, con banchino di produttori locali e artigianali e delle associazioni del territorio
Ore: 19:00 Presentazione del progetto “Orti della Diversità” e del libro Arare Umano Est di Riccardo Lupino del gruppo DuoVa.
Ore: 20:00 cena sociale organizzata dalla Casa del Popolo di Vingone. La cena sarà a base di protti della Fierucola. I proventi della cena andranno a sostenere il circolo CdP Vingone
Ore: 21:30 concerto dei Mescaria, gruppo fiorentino che vi condurranno in un viaggio sonoro tra le musiche del sud Italia e la musica gypsy
Obiettivi
1. Costruire una socialità con le persone del quartiere
2. Divulgare e coinvolgere la cittadinanza nella tematica della biodiversità agricola
3. Aumentare la consapevolezza dei cittadini sul progetto Orti della Diversità
4. Sostenere la Casa del Popolo di Vingone con una cena di autofinanziamento
Aiutaci condividendo!
Aiutaci a promuovere l’iniziativa condividendo sui social. Oppure scarica, stampa e condividi la locandina dell’evento.
Antipasto su tagliere con TRIS di formaggi caprino, pecorino e vaccino con salsa di mostarda del Chianti e miele, prosciutto e melone, insalata e crostino di ragù fungo “shiitake”
Panzanella col pane di grani antichi con cetrioli, pomodori e cipolla
Chicchi di grano di Senatore Cappelli alle Verdure di Stagione
Bevande: Acqua, vino bianco, vino rosso e birra alla spina artigianale