In attesa della proposta sulla riforma sementiera, prevista per fine giugno e che dovrebbe essere seguita a stretto giro dalla proposta di (de?) regolamentazione dei nuovi OGM, 38 organizzazioni della società civile provenienti da 20 paesi Europei hanno firmato una lettera alla Commissione nella quale sottolineano alcuni punti fondamentali da tenere presenti. In particolare, la lettera richiama l’attenzione sull’importanza che la riforma:

  1. promuova la creazione di sistemi alimentari sostenibili e resilienti,
  2. permetta ad agricoltori e hobbisti impegnati nella conservazione e la gestione dinamica dell’ agrobiodiversità di non dover sottostare alle regole sulla commercializzazione delle sementi pensate per il settore commerciale,
  3. preveda procedure ad hoc per facilitare la registrazione di varietà con un alto grado di diversità genetica ed adatte a sistemi biologici,
  4. assicuri al consumatore informazioni trasparenti sulle sementi disponibili sul mercato.