Chi governa la ristrutturazione del sistema alimentare globale

Chi governa la ristrutturazione del sistema alimentare globale

Non solo Monsanto o Syngenta: le filiere di approvvigionamento del cibo sono sempre di più nelle mani di pochi. Il caso dei cereali.

di Riccardo Bocci – Tratto da Altreconomia 262 – Settembre 2023

È strano come le discussioni pubbliche sull’agricoltura in Italia siano tutte costruite attorno alla retorica del Made in Italy e del prodotto tipico, da tutelare e vendere all’estero, senza entrare nelle dinamiche in atto all’interno dei sistemi agroalimentari e nel modo in cui in questi anni il potere si stia riorganizzando.

Anche il tema dell’aumento dei prezzi dei cereali parallelo alla guerra in Ucraina è stato accettato come un dato di fatto incontestabile, legato alla riduzione della disponibilità da parte di fornitori impegnati nel conflitto. Un normale effetto delle leggi di mercato, si dirà. Alcuni recenti studi però hanno messo in evidenza come il commercio di frumento non abbia subito ripercussioni in termini di quantità assolute scambiate; che a livello mondiale sono aumentate di sei milioni di tonnellate nel 2021-2022 rispetto al periodo precedente.

In altre parole, la guerra in Ucraina sembra aver avuto un effetto trascurabile sia sulla produzione sia sull’utilizzo, persino associata a un aumento degli scambi sui mercati globali. Allora a che cosa dobbiamo gli aumenti del costo dei cereali? La risposta è semplice: la concentrazione del mercato nelle mani di poche, grandi aziende. Hanno aumentato in maniera unilaterale i prezzi, sapendo che tale pratica sarebbe stata accettata e giustificata dalla guerra. Infatti, nessun governo o autorità antitrust ha punito queste pratiche sleali. Uno dei principali fattori che ha permesso tutto ciò è la poca conoscenza da parte del pubblico di questo mercato e la sua scarsa trasparenza. Quando, come cittadini, parliamo di concentrazione in agricoltura abbiamo in mente i grandi “cattivi” come Monsanto o Syngenta che controllano il mercato sementiero. Ma non abbiamo nessuna percezione di come siano organizzate le filiere di approvvigionamento alimentare.

Sono 8,2 miliardi di dollari la cifra pagata dal colosso agroalimentare Bunge per l’acquisto della società olandese Viterra, controllata dalla svizzera Glencore

Pochi sanno che dietro l’acronimo “Abcd” si nascondono le quattro aziende che controllano il 90% del commercio mondiale di cereali: Archer Daniels Midland (Adm), Bunge, Cargill e Louis Dreyfuss. Questo elevato livello di concentrazione, che potremmo definire monopolistico, ha portato queste aziende a detenere un controllo quasi totale delle filiere che ha consentito loro di avere un aumento significativo degli utili nel periodo della guerra. Nel 2022, ad esempio, Adm ha registrato un aumento dei profitti del 74% rispetto al 2021. È interessante notare che nei libri di economia un rapporto CR-4 (la quota di mercato delle quattro maggiori imprese in un settore) superiore al 40% è indice di non competitività, che porta i guadagni di efficienza derivanti dalle economie di scala a diventare profitti delle aziende, utilizzati per accelerare ulteriormente il loro consolidamento.

Nel giugno 2023 Bunge (azienda statunitense specializzata in mais, colza e soia) ha acquistato Viterra, leader nel settore del frumento e controllata dalla svizzera Glencore con i fondi pensionistici canadesi. Se nessuna autorità antitrust interverrà per fermare questa fusione assisteremo a una ristrutturazione di “Abcd”, con “B” che supererà “A”, avvicinandosi al fatturato della statunitense Cargill.

Anche la speculazione finanziaria, attraverso il mercato dei future, ha contribuito al rialzo dei prezzi, dimostrando come le nuove regolamentazioni messe in campo da Stati Uniti ed Unione europea dopo la crisi alimentare del 2007-2009 non stiano servendo a molto. Concentrazione, consolidamento, riduzione del numero degli attori sono gli assi intorno cui si sta ristrutturando e uniformando il sistema alimentare globale. L’assenza di dibattito su questi temi nella politica agricola italiana, tutta impegnata a difendersi dalla carne sintetica, denota quanto sarà difficile invertire queste tendenze.

CREDITS ALTRECONOMIA

www.altreconomia.it

Avviato Tribunal Monsanto a l’Aja

Venerdì 14 ottobre 2016 all’Aja, nei Paesi Bassi, inizierà formalmente il Tribunal Monsanto. Le udienze del Tribunale si terranno il 15 e 16 ottobre 2016 presso l’Istituto di Studi Sociali (ISS). Cinque giudici di statura internazionale ascolterannole testimonianze di 30 soggetti interessati ed esperti provenienti da 5 continenti diversi.

http://monsanto-tribunali.org/main.php?obj_id=592798720  

L’obiettivo del Tribunale è fornire un parere legale sui danni all’ambiente e alla salute causati dalla multinazionale Monsanto.
Il lavoro del Tribunale contribuirà al dibattito internazionale per l’introduzione del reato di  ecocidio* nel diritto internazionale. Inoltre, renderà disponibile un ricco archivio legale per futuri
procedimenti legali in qualsiasi parte del mondo contro Monsanto o industrie chimiche simili.

Un tribunale contro la Monsanto, per far germogliare la giustizia
http://www.internazionale.it/notizie/2015/12/07/monsanto-tribunale-giustizia

 

_IL MONDO SECONDO MONSANTO_ – *VIDEO* 1h 50m
2008 doc / film di Marie-Monique Robin.
http://agorastrea.dyndns.info/videos/152/il-mondo-secondo-monsanto-audio-ita/

Il contadino invisibile: Bayer+Monsanto. Il libero mercato dei monopoli
http://www.croceviaterra.it/ogm/il-contadino-invisibile-bayermonsanto-il-libero-mercato-dei-monopoli/

A.R.I. Assosementi contro i contadini – 26 luglio 2016
http://www.veramente.org/wp/?p=19941

Ecocidio: Monsanto a processo per crimini contro l’umanità
http://ambientebio.it/ecocidio-monsanto-a-processo-per-crimini-contro-lumanita/

Bayer acquisisce Monsanto per 66 miliardi di dollari in contanti
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-09-14/verso-l-accordo-la-fusione-bayer-e-monsanto-124141.shtml?uuid=ADmdsIKB

Revocato il brevetto EP1962578 sul melone a Monsanto

20 gennaio 2016

 L’European Petent Office ha revocato il brevetto EP1962578 sul melone a Monsanto per motivi tecnici. L’ufficio europeo rilascia il brevetto di ufficio e accoglie successivamente eventuali opposizioni con cui il brevetto può essere revocato. Un’ampia coalizione ha agito a livello legale per raggiungere questo risultato. No Patent on Seeds è la campagna di cui è fondatrice anche RSR che si occupa nello specifico di monitorare e operare in questo campo.

 Una parziale ma importante vittoria.

 Di seguito il comunicato stampa di No Patent on Seeds

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Réseau Semences Paysannes – Comunicato – Avaaz sta combattendo Monsanto o facilitando la biopirateria?

Réseau Semences Paysannes – Comunicato – Avaaz sta combattendo Monsanto o facilitando la biopirateria?

luglio 2014 – A seguito della raccolta fondi lanciata da Avaaz per la costituzione di un mercato mondiale di sementi contadine la La Réseau Semences Paysannes, nostro partner nell’ambito del Coordinamento Europeo Liberiamo la Diversità!, ha diramanto il comunicato che segue.

 Di seguito le versioni orignali in inglese e francese.

Ringraziamo per la traduzione in italiano Wwoof-Italia

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