Dal 23 al 25 aprile si è tenuta a Roma, presso gli spazi della Città dell’Altra Economia(CAE) di Testaccio, l’annuale Assemblea Generale del Coordinamento Europeo di Via Campesina (ECVC). Importante appuntamento questo che ha ulteriormente consolidato ECVC sia in termini di progettualità sia in riferimento alla base associativa.

Dal 23 al 25 aprile si è tenuta a Roma, presso gli spazi della Città dell’Altra Economia(CAE) di Testaccio, l’annuale Assemblea Generale del Coordinamento Europeo di Via Campesina (ECVC). Importante appuntamento questo che ha ulteriormente consolidato ECVC sia in termini di progettualità sia in riferimento alla base associativa.

È stata infatti accettata la candidatura dell’ Associazione Lavoratori Produttori agroalimentari (ALPA) che, nella persona del presidente Antonio Carbone, ha presentato al coordinamento europeo de La Via Campesina le su attività e la volontà di condividere il percorso degli agricoltori europei verso la sovranità alimentare delle comunità locali.
Tra le diverse tematiche trattate nella tre giorni (dalla nuova PAC alla questione dei migranti in agricoltura) emerge con forza la volontà di dare sostengo e solidarietà a tutte le persone che ogni giorno preservano la risorsa terra coltivandola con metodi rispettosi dell’ambiente e delle persone. Un forte impegno quindi per garantire l’accesso alla terra come volano per garantire l’accesso a tutte le risorse (acqua e sementi in primis).
Dal Mali (dove due contadini sono stati arrestati sorpresi a lavorare la terre dalla quale eran stati cacciati) all’Honduras (dove dal 17 di aprile – giorno della lotta contadina a livello mondiale – sono stati occupati circa 1200 ettari di terra) , dall’Andalusia (dove dal 4 marzo contadine e contadini senza terra hanno occupato un’azienda pubblica a Somonte di circa 400 ettari) all’Italia (dove in Val Susa i contadini insieme a tutte le comunità locali continuano a resistere e ad opporsi al progetto TAV), si alzano forti le voci di coloro che si oppongono all’ondata di privatizzazione delle terre pubbliche. Tutte queste lotte e vertenze si uniscono a molte altre in Romania, Austria, Francia e molti altri luoghi. Tutte vedono come protagonisti persone che rivendicano il diritto di accesso alla terra e quindi chiedono la sovranità alimentare dei popoli. La terra è un bene comune che appartiene a chi la coltiva e non deve essere oggetto di speculazioni provate Oggi, ogni alternativa per sopravvivere con dignità passa attraverso la lotta per la terra, per l’agricoltura e per la sovranità alimentare.

 

Per maggiori informazioni:

 

www.assorurale.it