Un insieme di strumenti per descrivere e valutare le varietà, le popolazioni e il materiale eterogeneo, per raccogliere i dati di campo e per seguire tutta la filiera dal seme al cibo.
Nel 2023 la Casa delle Sementi di Rete Semi Rurali ha compiuto 11 anni e la maggior parte del materiale che custodisce è frutto di attività di ricerca, di moltiplicazione e di recupero presso agricoltori e banche del germoplasma.
Da quando la Casa delle Sementi di RSR si è spostata nella sua sede definitiva presso la Casa dell’Agrobiodiversità in piazza Brunelleschi a Scandicci, sono successe molte cose che la hanno strutturata e resa più accessibile. Tra le novità più significative c’è stata la sua dislocazione in altre due sedi, in Lombardia e in Valcamonica, in modo da essere più funzionale alle attività che si svolgono su riso, cereali di montagna e legumi. La quantità di sementi che ogni anno entra ed esce ormai richiede una gestione complessa e una delle prime necessità è stata la creazione di un database per la gestione delle sementi che, allo stato attuale, consistono in 979 varietà e popolazioni di 14 specie differenti, per un totale di 2.320 chili di semi.
Il database è in funzione dal 2021 ed è raggiungibile attraverso il sito rsr.bio tramite una pagina di accesso che consente a chi si occupa di sementi di aggiornare le informazioni anche se non è fisicamente dentro una delle sedi della Casa delle Sementi. Il DB ha anche una pagina pubblica dove per ora è riportata unicamente la consistenza di ciascuna specie. Nel prossimo futuro è prevista la gestione delle richieste di semente direttamente dal sito dove sarà possibile consultare le disponibilità di ciascuna specie.
La gestione delle sementi tramite database però non è sufficiente a raccogliere le informazioni che la loro coltivazione ci fornisce. Abbiamo quindi attivato uno strumento digitale per la raccolta dei dati di campo, la App open-source per android FieldBook. Si tratta del quaderno di campagna semplificato che per molti anni abbiamo compilato manualmente e che è stato codificato in modo da velocizzare la raccolta dei dati e integrarli, tramite il database, direttamente tra le informazioni che abbiamo per ogni materiale coltivato. L’accuratezza di questi dati è di fondamentale importanza sia per le attività di ricerca che per la valutazione delle varietà ai fini della costituzione di popolazioni e miscele. Saltare quindi i vari passaggi di scrittura manuale in campo, spesso in condizioni complicate, e di trascrizione su supporto informatico, ci aiuta a fare meno errori e ad avere dati il più possibile aggiornati.
Un altro strumento digitale che abbiamo attivato negli ultimi due anni è la piattaforma Seedlinked, un’applicazione per prove varietali collaborative e decentralizzate in agricoltura biologica. L’obiettivo principale di questo strumento è il coinvolgimento degli attori sociali nella gestione della biodiversità, aumentandone le conoscenze e le capacità di mantenere le risorse genetiche vegetali sia in-situ che on-farm tramite la realizzazione di prove di campo, degustazioni di prodotti e mappatura delle risorse. Per rendere la piattaforma più accessibile ne abbiamo fatto una traduzione dall’inglese all’italiano e abbiamo chiesto di introdurre alcune specie che sono molto in uso in Italia, soprattutto cereali. La piattaforma permette di effettuare valutazioni semplificate per le sementi e per le prove organolettiche e di gradimento su campioni di popolazioni evolutive e materiale eterogeneo biologico (MEB, ai sensi del nuovo regolamento biologico 848/2018) e mettere a disposizione di tutti i risultati ottenuti.
I sistemi sementieri si stanno evolvendo verso una maggiore flessibilità al fine di poter mettere a disposizione degli agricoltori la più ampia biodiversità disponibile pur mantenendo adeguati standard qualitativi delle sementi. SeedLinked può essere un importante supporto per venire incontro a queste necessità portando tutte le parti interessate a essere coinvolte attivamente nella gestione dinamica delle risorse genetiche vegetali.
Un requisito fondamentale per l’integrazione e il buon funzionamento di questi strumenti è la loro interoperabilità con le altre banche dati in modo da permettere la tracciabilità del materiale anche al di fuori della banca dati di RSR.
Un requisito fondamentale per il buon funzionamento di questi strumenti è la loro interoperabilità con le altre banche dati.
Attualmente questo è possibile introducendo nel sistema informativo l’utilizzo di un codice identificativo univoco e globale per i semi che entrano ed escono dalla Casa delle Sementi, il DOI (vedi Notiziario 32 “L’importanza dei DOI” di Marco Marsella – Segretariato Trattato) e di un accordo di trasferimento materiale, l’EasyMTA, che è il documento standard che stabilisce i termini e le condizioni garantendo che le disposizioni pertinenti del Trattato Internazionale sulle Risorse Genetiche (Trattato FAO) siano seguite durante il trasferimento di materiale genetico vegetale da un ente a un altro.
Infine, per aumentare la possibilità dei fruitori di sementi che desiderano ricevere anche informazioni sulle altre attività della Rete, in particolare quelle che si svolgono nelle aziende e collegate alla gestione delle sementi, abbiamo adottato un sistema di gestione dei contatti e delle comunicazioni tramite CRM integrandolo nel database della Casa delle Sementi.
La complessità apparente dell’insieme di tutti gli strumenti digitali che abbiamo deciso di adottare è in realtà articolata in un insieme logico che abbiamo chiamato Diversitas, ecosistema digitale di RSR che è funzionale agli obiettivi che sono alla base di tutta la nostra azione: descrivere e valutare le varietà, le popolazioni e il materiale eterogeno tramite l’osservazione e la raccolta di informazioni e dati di campo in modo da conoscere, seguire e raccontare tutta la filiera agricola – dalla semente al cibo e la comunità che la fa vivere!