La giornata di giovedi è stata segnata dalle celebrazioni della giornata mondiale della biodiversità, dedicata quest’anno alla biodiversità agricola. Alle 17.00 sono cominciate le celebrazioni ufficiali, interrotte durante la lettura dei saluti di Ban Ki-Moon, segretario generale dell’ONU, da un’azione congiunta di Via Campesina e delle Ong che hanno esposto due striscioni “No agrobiodiversity without farmers” e “Nature for people not for business” e fatto circolare un testo in difesa dell’agricoltura familiare e contro la privatizzazione delle risorse naturali.

Ma le negoziazioni sono continuate prima e dopo le celebrazioni, in gruppi di contatto tra paesi sui vari temi più “caldi”: biodiversità agricola e biofuel, accesso e ripartizione dei benefici, conoscenze e saperiu tradizionali. Al momento sono ancora molti i punti su cui non c’è accordo ma i delegati hanno a disposizione un’altra settimana per sciogliere tutti i nodi.

Nel testo sul Piano di lavoro per la biodiversità agricola resta un piccolo riferimento ai Diritti degli agricoltori (come decisi nel Trattato FAO (http://www.planttreaty.org/), i cui progressi durante l’ultimo negoziato vengono salutati positivamente dalle Parti. Dobbiamo registrare solo un maldestro tentativo dell’Unione europea di eliminare questo riferimento, non andato in porto per l’opposizione di Malawi, Canada (!!) e Brasile. Oggi il testo sarà ancora negoziato nel gruppo di contatto.

 

Anche il tema degli alberi transgenici ha fatto il suo ingresso nelle discussioni, all’interno del piano di lavoro sulla biodiversità forestale. Le distanze in questo caso sembrano insormontabili, almeno tra alcune organizzazioni di scienziati e la società civile. Durante un workshop sull’argomento un membro del PRRI (Public Research and Regulation Initiative http://www.pubresreg.org/) ha affermato che “la moratoria sulle prove di campo degli alberi GM è contro il progresso della scienza per una energia rinnovabile. Una moratoria metterà a rischio la natura e le future generazioni”. Di tutto altro avviso la società civile che chiede propria un bando alla coltivazione degli alberi GM, supportata nella negoziazione dal Gruppo Africano e dalla Svizzera.

 

Nella pausa pranzo, come al solito, si sono tenuti gli approfondimenti tematici. Particolarmente interessante quello organizzato dalla Cooperazione tedesca (GTZ) e dal Development fund norvegese sull’implementazione dei diritti degli agricoltori. E’ stata l’occasione per lanciare il nuovo sito www.farmersrights.org che raccoglierà tutto il materiale sull’argomento, a partire dalle legislazioni per finire con i casi pratici. Si può scaricare il pdf dell’intervento di apertura di Regine Andersen, ricercatrice presso l’Istituto Fridtjof Nansen, e coordinatrice del progetto.

La sala della plenaria durante le celebrazioni della Giornata Mondiale della Biodiversità