Editoriale a cura di Kent Nnadozie, Segretario del Trattato
La Nona Sessione dell’Organo Direttivo, celebrata in India nel settembre 2022, rappresenta una pietra miliare significativa per il Trattato Internazionale. Dopo la pandemia dovuta al COVID-19 era piuttosto inevitabile fare il punto sull’impatto di questa sulla conservazione e sulla distribuzione dei semi per la ricerca ed il miglioramento genetico. Allo stesso tempo, i partecipanti hanno sottolineato l’importanza di contare su strumenti e meccanismi internazionali e multilaterali per reagire rapidamente alle emergenze.
L’India è un paese che ha riconosciuto enormemente nella sua legislazione i Diritti degli Agricoltori, in particolare il ruolo degli agricoltori come custodi non solo del materiale genetico, ma anche delle conoscenze ad esso associate. La Sessione ha celebrato i contributi di tutti coloro che conservano, preservano e utilizzano la diversità delle specie coltivate e la utilizzano in modo sostenibile per la sicurezza alimentare globale odierna e futura.
I partecipanti hanno riconosciuto i contributi passati, presenti e futuri degli agricoltori in tutte le regioni del mondo, in particolare nei centri di origine, finalizzati a conservare, migliorare e rendere disponibile la diversità delle specie coltivate. A questo proposito, sono state invitate le Parti Contraenti del Trattato a coinvolgere pienamente gli agricoltori nelle questioni relative alla conservazione e all’uso sostenibile delle Risorse Genetiche Vegetali per l’Alimentazione e l’Agricoltura (RGVAA). L’Organo Direttivo ha anche concordato una tabella di marcia per riprendere le discussioni sul miglioramento del suo sistema multilaterale di accesso e ripartizione dei vantaggi e attendiamo con impazienza altri sviluppi rilevanti nel 2023. Allo stesso tempo, importanti sviluppi si sono registrati nei riguardi dei Diritti degli Agricoltori con l’adozione delle Opzioni, ma anche con il Sistema Mondiale d’Informazione sulle RGVAA (GLIS, in inglese).
Il 2023 sarà il momento per celebrare l’Anno Internazionale del miglio. Non possiamo dimenticare che alcune delle specie di miglio vengono scambiate nel Sistema Multilaterale del Trattato e rappresentano una risorsa importante in paesi e continenti esposti alla crisi alimentare.
Mentre scriviamo queste righe, teniamo in considerazione le discussioni sul Quadro Globale per la Biodiversità Post- 2020 e siamo pienamente consapevoli che gli sforzi futuri di attuazione per la conservazione e l’uso sostenibile dell’agrobiodiversità dovranno essere incrementati se vogliamo avere successo. Per il Trattato è necessario coinvolgere tutte le parti interessate e riconoscere i loro contributi, in particolare gli agricoltori e altri custodi della diversità delle colture.
L’Organo Direttivo ha anche sottolineato l’importanza di un approccio inclusivo e ha riconosciuto le preziose opportunità future che potrebbero presentarsi se nuove parti interessate all’alimentazione, all’agricoltura o alla biodiversità attuassero attivamente il Trattato. A mio avviso, Rete Semi Rurali è un buon esempio di rete impegnata ed attiva concretamente con la capacità di contribuire all’implementazione del Trattato e beneficiare dei suoi meccanismi di accesso facilitato alle risorse genetiche vegetali.