Una rete europea per la biodiversità agricola
DYNAVERSITY: il consolidamento e l’allargamento del Coordinamento Europeo Liberiamo la Diversità!
Negli ultimi quattro anni i partner del progetto europeo DYNAVERSITY hanno analizzato e descritto le reti e gli attori coinvolti nella gestione dinamica dell’agrobiodiversità. Obiettivo principale è il consolidamento e l’allargamento del Coordinamento Europeo Liberiamo la Diversità!
L’agrobiodiversità deve essere utilizzata: solo così potremo assicurarne la conservazione e la salvaguardia per le generazioni future. Il motto utilizzato dalla FAO già nei primi anni duemila era “Usalo o perdilo”, e ancora oggi, secondo i dati dell’ECPGR (European Cooperative Programme for Plant Genetic Resources), delle 1097 piante edibili (su un totaledi 391.000 specie vegetali conosciute), solamente una minima parte è consumata. Anche nei nostri piatti, quindi, si manifesta l’evidente impoverimento della biodiversità agricola che, oltre all’irreversibile erosione genetica, comporta la totale assenza di alimenti per ottenere diete sane e diversificate. La biodiversità agricola è presente sia nell’ecosistema naturale in-situ (nei progenitori delle piante coltivate), sia all’interno delle 1750 banche delle sementi sparse per il mondo. Ma oltre all’approccio ex-situ, che ne assicura principalmente la conservazione statica all’interno delle banche, l’unico modo per ottenere un efficace mantenimento di questo patrimonio è la coltivazione in pieno campo (in azienda). In poche parole: più la biodiversità agricola viene coltivata, maggiore è la possibilità di garantire la sicurezza alimentare! Per ottenere questo risultato è necessaria una combinazione di approcci di conservazione e usi diversi (in-situ, ex-situ, in azienda) e che tutti, dai produttori ai consumatori, diventino parte attiva di questo processo di recupero dell’agrobiodiversità.
La Storia di |
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EC-LLD, di cui Rete Semi Rurali è consigliere e promotore attivo, è una ONG con sede legale in Belgio e operativa in Italia e nasce dagli incontri del movimento europeo sulla biodiversità agricola noto come Let’s Liberate Diversity!. Dal 2005 gli incontri annuali promossi da EC-LLD e ospitati nei diversi paesi, sono stati 10. L’obiettivo di questi eventi è stato quello di sviluppare la tematica della diversità agricola mettendo in comunicazione il lavoro e le esperienze dei diversi attori coinvolti e favorendo una diffusione orizzontale delle conoscenze e dei saperi. In parallelo EC-LLD organizza i Let’s Cultivate Diversity! (LCD), momenti di scambio di conoscenze pensati soprattutto per agricoltori, trasformatori e professionisti del settore i quali, all’interno di aziende agricole, e quindi “sul campo”, hanno modo di confrontarsi sul tema dell’agrobiodiversità in tutti i suoi aspetti pratici e teorici. |
DYNAVERSITY
Facilitare il dialogo di conoscenze e pratiche tra le varie realtà coinvolte nella conservazione della biodiversità agricola è stato l’obiettivo principale del progetto europeo. All’interno delle tante attività, l’aspetto maggiormente innovativo è stato studiare il fattore sociale nella gestione della biodiversità agricola. Fino ad allora questa tematica era infatti rimasta all’interno delle comunità scientifiche, con poco coinvolgimento degli attori sociali. DYNAVERSITY, invece, ha voluto coinvolgere nel dibattito anche agricoltori, seed savers, ONG, giardinieri, hobbisti e i cittadini, affiancando alla ricerca scientifica il coinvolgimento sociale, componente necessaria per promuovere un cambiamento che non sia solamente sulla carta ma in campo. Sono state realizzate tantissime attività e materiali divulgativi tra cui: un glossario, 10 videoscribes, 3 manuali sulla gestione delle Case dei Semi, la mostra fotografica ed innumerevoli momenti di scambio di pratiche, conoscenze e semi tra agricoltori, cittadinanza e stakeholder.
La costruzione della rete europea
Il progetto ha permesso al Coordinamento Europeo Liberiamo La Diversità! (EC-LLD) per la prima volta di avere un Segretariato retribuito per seguire tutte le attività di animazione, facilitazione e messa in rete. Infatti, prima le attività di segreteria e coordinamento erano coperte dal lavoro volontario dei soci. All’interno di questo quadro, EC-LLD ha effettuato una mappatura di tutti gli attori e comunità sociali che, a livello europeo, utilizzano e riproducono vecchie varietà, varietà locali o popolazioni. In tre anni di progetto sono state mappate in oltre 32 paesi circa 56 diverse realtà che si occupano di biodiversità agricola. Dalla mappa è possibile vedere il percorso di EC-LLD nel tempo, i suoi soci attuali e le altre realtà individuate, che saranno coinvolte in futuro. Tutte queste sono reti di reti o organizzazioni con soci individuali, che vanno dalle 100 alle 7000 persone nelle associazioni più strutturate! Grazie agli incontri Let’s Liberate Diversity! alcune organizzazioni sono state invitate a partecipare alle attività di DYNAVERSITY con l’obiettivo di mettere in relazione tra di loro tali attori. Alcune hanno chiesto di aderire a EC-LLD e questo ha portato ad un aumento del numero dei membri (da 12 a 16) e alla copertura di 12 paesi della regione europea: oltre all’area dell’Europa centrale, sono stati coinvolti molti paesi scandinavi e dell’Europa orientale, andando a raggiungere un bacino più ampio rispetto ai soci fondatori di EC-LLD. Diventare membri effettivi della rete non rappresenta solamente il coronamento di un percorso sociale di fiducia, ma anche il riconoscimento dell’importanza del lavoro svolto per la salvaguardia e l’uso in azienda dell’agrobiodiversità. EC-LLD organizza dei webinar multilingue mensili chiamati “Seed Policy Dialogue”, il cui tema di apertura è la newsletter redatta da Fulya Batur, esperta di politiche sementiere. Vengono affrontate le diverse tematiche politiche, legali e tecniche riguardanti semi e biodiversità, come la nuova riforma della legge sementiera europea, le NBT, la strategia Farm2Fork, l’obiettivo Biodiversità 2030.