
Il 3 agosto 2024 ci ha lasciati Giovanna Ricoveri, figura importante dell’ambientalismo italiano.
Di seguito il ricordo di un caro amico di Giovanna e di RSR
Conobbi Giovanna Ricoveri (1932-2024) poco dopo l’uscita della rivista Capitalismo Natura Socialismo – CNS, a inizio anni ‘90. Studente ai primi anni di economia, da sempre interessato ai temi ambientali e sensibile alle critiche allo sviluppo, mi abbonai a CNS appena ne appresi l’esistenza dalle pagine de Il Manifesto.
Fu l’occasione per ritrovare Giorgio Nebbia, ascoltato anni prima, ancora adolescente, in alcune conferenze baresi sul nucleare, grazie a mio padre Pietro. L’abbonamento a CNS (in un periodo in cui le comunicazioni scritte viaggiavano per posta cartacea, con associati tempi e dubbi sull’effettivo recapito) fu anche l’occasione di un primo contatto
telefonico Forse incuriosita dall’interesse di un giovane studente di economia a Trieste, impaziente di leggere la rivista, Giovanna mi invitò a passarla a trovare a Roma, occasione in cui mi avrebbe regalato i primi 2 numeri di CNS, già usciti quando avevo sottoscritto l’abbonamento. Dall’incontro nacque un’amicizia per il resto della vita, segnata da un dialogo intellettuale intenso, negli anni in cui nasceva la Società Europea di Economia Ecologica, e che proprio in tale occasione fece da ponte a un’altra durevole amicizia con un agronomo toscano (Riccardo Bocci). Fu in quel periodo che, sulla scorta dei corsi che seguivo all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, iniziammo a discorrere di benicomuni e dei lavori pionieristici di Elinor Ostrom (Governing the Commons), prima donna insignita del premio Nobel di economia nel 2009.
Qualche anno dopo, il suo viaggio al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre fu l’occasione di venirmi a trovare a Boa Vista, Roraima, nell’estremo nord dell’Amazzonia brasiliana, dove mi ero trasferito nel 1999. Furono due indimenticabili
settimane alla scoperta di foreste e savane amazzoniche, a contatto col Consiglio Indigeno del Roraima, pezzo di rilievo del vigoroso movimento indigeno brasiliano in lotta per diritti territoriali collettivi e socioambientali. Nell’ambito di un dialogo intellettuale e affettivo mai interrotto, ebbi il grande piacere di curare l’edizione brasiliana del libro di Giovanna Beni Comuni versus Merci, pubblicato da Jaca Book nel 2010. Degno di nota ricordare che l’opera è stata tradotta anche in inglese con il titolo Nature for sale: commons versus commodities (Pluto Press, 2013), con la prefazione di Vandana Shiva. Bens Comuns versus Mercadorias (2012, Multifoco) è ancora utilizzato in diversi corsi post-laurea in Brasile, come testimonia il fatto che poco più di due anni fa il Nucleo Interdisciplinare per lo Sviluppo Sociale dell’Università Federale di Rio de Janeiro (UFRJ) mi
invitò per dibattere dell’opera di Giovanna (è disponibile su YouTube il video integrale di questa occasione).
Essendo l’edizione cartacea brasiliana dell’opera esaurita, con due amici brasiliani di Giovanna, Pino La Barbera e Sidney
Lianza, ne ho ordinato una ristampa, presentandola in omaggio alla sua memoria e distribuendola agli interessati in occasione del VII Colloquio di Popoli e Comunità Tradizionali del Brasile (Montes Claros, Minas Gerais, 9-13/09/2024), gruppi socioculturali che rivendicano diritti territoriali collettivi per difendersi dall’assedio del mercato ai beni comuni su cui fondano sopravvivenza, identità e stili di vita sostenibili, in armonia con la natura e la madre terra. Un piccolo seme, apprezzato dai partecipanti al colloquio, che mi auguro sia segnale di speranza e fiducia che il contributo di Giovanna continui a vivere, germinare e dare buoni frutti.
Viva Giovanna Ricoveri! Giovanna vive!