Una collezione unica nella montagna genovese
di Fabrizio Bottari
Il Consorzio della Quarantina – associazione per la terra e la cultura rurale, attivo da oltre vent’anni nell’attività di recupero, tutela e valorizzazione delle patate tradizionali della montagna genovese – sta realizzando una serie di interventi a Villa Rocca di Rezzoaglio (GE), in alta val d’Aveto. Una volta completati, è prevista l’apertura di un Centro di Documentazione e Ricerca sull’Agricoltura di Montagna, nell’ambito del quale saranno accolte diverse iniziative, tra cui una Casa dei Semi comunitaria. I lavori alla struttura sono terminati, ma per diventare operativa occorre attendere il completamento del restauro dell’edificio principale a cui la Casa dei Semi è annessa. Ospiterà il materiale propagativo della collezione di patate del Consorzio, costituita da 500 varietà tradizionali o di antica selezione originarie dei cinque continenti e da 100 specie differenti di patate selvatiche, ma metterà anche a disposizione di agricoltori e coltivatori non professionali una serie di varietà locali di altre piante, come ad esempio il mais quarantino, la fagiolana quarantina, il fagiolo patanin, recuperate grazie alla rete di conoscenze che il Mandillo dei Semi, la festa del libero scambio organizzata ogni anno dall’associazione, nel tempo ha saputo costruire.
Tutte le varietà saranno annualmente riprodotte in campo ed è questa la principale differenza tra una Casa dei Semi e una Banca del germoplasma, dove prevale la conservazione del materiale a lungo termine a basse temperature. Le piante sono coltivate nei terreni incolti recuperati attraverso l’accordo tra il Consorzio e la comunità locale, denominato Terre a Colori, dando vita a un percorso della biodiversità agricola della montagna genovese.