Le popolazioni evolutive nei vari ambienti climatici siciliani, i risultati del progetto Mixwheat
di Prof. Salvatore Cosentino – Università di Catania
Il progetto MIXWHEAT ha l’obiettivo di adattare e diffondere la popolazione evolutiva di grano tenero denominata “Furat Li Rosi” in diversi ambienti pedoclimatici siciliani.
La popolazione “Furat Li Rosi” co- stituisce il nucleo dell’innovazione da collaudare, tramite la valutazione del suo adattamento nei campi spe- rimentali localizzati delle 5 aziende agricole partner del progetto (Li Rosi, Cavalli, Green Bio Terre di S. Agata, Dara Guccione Biofarm e Antichi Granai) situate in 4 differenti macro-aree climatiche (pianura, collina, mon- tagna e costa) e a differenti latitudini. I differenti areali sono stati identificati e mappati grazie alla metodologia dei
“Climate Analogues”. La superficie dedicata alle attività del progetto, nelle tre annate di coltivazione (2020-2021, 2021-2022 e 2022-2023) è stata di circa 5 ettari per ognuna delle aziende partner.
Il periodo di semina della popolazione Furat è ricaduto nell’intervallo di tempo compreso tra i mesi di dicembre e gennaio, in relazione alla geolocalizzazione delle aziende e all’andamento climatico della zona di riferimento, mentre il periodo di raccolta è risultato generalmente più precoce nelle aziende situate nelle zone meridionali e più tardivo in quelle settentrionali, ma sempre in un intervallo compreso tra i mesi di giugno e luglio.
I rilievi in campo nelle aziende interessate alla sperimentazione, sono stati effettuati alla raccolta, su tre aree di saggio di circa 2 metri quadrati, rappresentative delle diverse condizioni colturali dei campi sperimentali. Per ognuna di queste aree, su 100 piante, sono state rilevate il numero di spighe, il numero di spighe con o senza reste e l’altezza totale delle piante. Il nume- ro maggiore di spighe a metro quadro è stato registrato nell’annata agraria 2020-2021 presso l’azienda Li Rosi, mentre il più basso nell’azienda Cavalli nel corso della stessa annata agraria.
Le piante con statura maggiore e prov- viste di spighe sono state rilevate nel corso dell’annata agraria 2021 nell’azienda Green Bio mentre quelle senza reste nell’azienda Dara Guccione Biofarm (Fig. 4).
In laboratorio è stato rilevato il peso di mille semi che è risultato più elevato presso l’azienda Green Bio nell’annata agraria 2021, mentre il valore minore è stato rilevato nell’azienda Antichi Granai (Fig. 5).
Il livello massimo di resa è stato registrato nell’annata 2021 presso l’azienda Dara Guccione Biofarm (3 t/ha). Il valore minimo della resa (0.9 t/ha) è stato rilevato nell’azienda Antichi Granai nel corso dell’annata agraria 2023.
Le rese sono state condizionate da diversi fattori. L’intensità e la distribuzione delle precipitazioni hanno condizionato i livelli produttivi facendo registrare, nella media e in termini assoluti, le rese più elevate nelle due aziende (Dara Guccione Biofarm e Green Bio) localizzate nella parte settentrionale dell’Isola, in zone alto collinari e montane, dove le piogge sono state più consistenti e meglio distribuite.
I valori mediamente più bassi delle rese rilevati nell’annata 2023 sono parzial- mente da imputare alla insolita distribuzione delle precipitazioni, che han- no registrato un picco tra fine aprile e inizio maggio quando le piante erano in fase di maturazione cerosa, con fenomeni di allettamento.
Le rese sono state condizionate dalle diverse processioni colturali
Nei terreni dove la popolazione è stata preceduta dalla sulla (Hedysarum coro- narium L.) si sono ottenute le rese più alte (Dara Guccione Biofarm, annata 2021 e annata 2022).
Un altro fattore che ha influenzato le rese è la diversa tipologia di terreno, in terreni sabbiosi e con scheletro pre- valente (Az. Cavalli e Antichi Granai) sono state più basse.
Dopo le operazioni di trebbiatura, la granella raccolta è stata inviata al Mulino Quaglia per la molitura e le analisi qualitative e reologiche.
Per il raccolto 2021 è stato scelto di ottenere come prodotto finale una farina di “Tipo 0” e utilizzare la macinazione a cilindri di ghisa con diagramma lungo che permette di rispettare le naturali caratteristiche dei frumenti teneri biologici e di ottenere un prodotto da cui si ricavano impasti dalla semplice lavorabilità, pur mantenendo elevati quantitativi di fibra nel prodotto.
Per il raccolto 2022 sono state utilizzate sia la macinazione a cilindri di ghisa con diagramma lungo che la macinazione a pietra ottenendo farina “Tipo 0” nel primo caso e di “Tipo 2” nel secondo caso.