Regione Puglia delibera sulla biodiversità – Assente l’agricoltura

La regione Puglia in questi mesi ha deliberato in differenti ambiti di policies riconducibili al tema dell’agro-biodiversità. Le iniziative inerenti il Protocollo di Nagoya – CBD sono state assorbite dall’Ufficio Parchi, il quale si occupa dei temi inerenti la biodiversità

In tal senso, l’accezione di biodiversità pare escludere il tema agricolo (trips, sementi, ecc), focalizzandosi su altri temi (es. migrazione volatili, aree boschive).


La regione Puglia in questi mesi ha deliberato in differenti ambiti di policies riconducibili al tema dell’agro-biodiversità. Le iniziative inerenti il Protocollo di Nagoya – CBD sono state assorbite dall’Ufficio Parchi, il quale si occupa dei temi inerenti la biodiversità

In tal senso, l’accezione di biodiversità pare escludere il tema agricolo (trips, sementi, ecc), focalizzandosi su altri temi (es. migrazione volatili, aree boschive).

La Giunta regionale ha approvato un aggiornamento della legislazione e normativa regionale su questo tema con la delibera 538 , 20-03-2012 (vai al testo). Nel testo le principali novità sono quelle di: attribuire le funzioni di Osservatorio Regionale per la Biodiversità all’Ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità del Servizio Assetto del Territorio, con funzioni conoscitive e propositive per la conservazione, fruizione e valorizzazione della biodiversità e del patrimonio ambientale della Regione e dei caratteri identitari di ciascun ambito del territorio regionale, nonché la sensibilizzazione e mobilitazione partecipativa della società pugliese verso un quadro di sviluppo sostenibile e tutela ambientale;

– Ricognizione dello stato delle conoscenze e delle principali lacune conoscitive sugli habitat e sulle specie, tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Commissione europea;

– Individuazione delle maggiori criticità nella raccolta e organizzazione dei dati utili alla compilazione dei rapporti nazionali per le direttive Habitat ed Uccelli, con proposte per il loro superamento contestualizzate con la realtà regionale;

 

– Trasmissione dei dati e di tutte le informazioni utili disponibili sulle specie e sugli habitat; – Avvio della compilazione dei format predisposti dalla Commissione europea per la predisposizione dei Rapporti nazionali per le direttive Habitat e Uccelli con i dati forniti per le specie e gli habitat;

– Proposta, discussione e approvazione tecnica del documento di indirizzo “Linee Guida per il monitoraggio”.

dal II Report – Sblocchiamoli! Cibo, Salute e saperi senza brevetti