Nel 2019 RSR ha aderito alla coalizione chiamata Global Open Source Seed System Initiatives (GOSSI), che promuove una strategia di gestione collettiva delle sementi sul modello “open source”.
I semi “open source” sono semi la cui distribuzione è accompagnata da un impegno formale a preservare i diritti dei contadini e dei tecnici ad usarli, conservarli, ripiantarli e migliorarli liberamente; questa responsabilità è estesa alla loro progenie e ai derivati.
In sintesi, chiunque può usare liberamente il seme open source – coltivarlo, propagarlo, riprodurlo e commercializzarlo, a patto che accetti di passare queste libertà ad altri e non applichi restrizione di uso.
Questa attribuzione di “copyleft” è la premessa per la definizione di un bene comune protetto utile ad assicurare che i semi possano essere usati e condivisi senza che il materiale genetico possa essere privatizzato e/o monopolizzato. Gli aderenti a GOSSI si impegnano a perseguire una serie di principi fondamentali:
• ognuno può usare liberamente i semi “open source”: coltivandoli, propagandoli e sviluppandoli in nuove varietà attraverso il breeding
• chi riceve semi “open source” non può appropriarsene o limitare l’accesso alla progenie tramite privativa vegetale o altre forme di proprietà intellettuale
• chi riceve semi “open source” deve assegnare le stesse regole alle sementi allorquando le diffonde
• il breeder di varietà “open source” deve avere il giusto riconoscimento per il suo lavoro
• i benefici del miglioramento devono essere distribuiti equamente lungo tutta la filiera