Orti della diversità

Orti della diversità

Il primo orto urbano sociale a cura di RSR

Siamo cresciuti in un paese con una grande cultura agricola e alimentare, nei nostri ricordi vivono storie antiche che profumano di ruralità, vita contadina e autoproduzione che ci ricordano quanto è virtuoso rinfrescare quotidianamente il legame con la natura.

Oggi i luoghi più popolosi sono rappresentati dalle città, spazi in cui la vita si configura in verticale, lontana dal contatto con la terra e con ciò che di invisibile regna al di sotto. Tale distanza ha portato ad una profonda e rapida alterazione del rapporto diretto tra uomo e natura, modificando radicalmente la nostra relazione con cibo e agricoltura. Esperienze a contatto con spazi verdi e ricchi di biodiversità diventano oggi un bisogno sempre più urgente per chi vive in città densamente urbanizzate e caotiche. L’orticoltura urbana rappresenta una soluzione innovativa e trasformativa in città, in grado di riqualificare spazi pubblici da un punto di vista sociale, ambientale e paesaggistico. L’orto sociale in città diventa luogo dove coltivare piante con alto valore ambientale e nutrizionale, dove stringere relazioni e fare azioni significative per la cura dell’ambiente, inteso come spazio e bene comune. Così un progetto sociale e agricolo in città diviene protagonista di un significativo cambiamento culturale, necessario per il recupero di semi di conoscenza, autodeterminazione e partecipazione cittadina.

Costruzione compostiera e area ortaggi – Aprile 2021

L’esperienza degli Orti della Diversità nel quartiere di Vingone a Scandicci è coordinata da un’ATS (Associazione Temporanea di Scopo) che riunisce vari soggetti che da anni riproducono biodiversità in campo e portano avanti un discorso sull’agricoltura sostenibile a livello socio-culturale. L’ATS è composta da: Rete Semi Rurali come capofila, Società Toscana di Orticultura, Eticamente Onlus, Seed Vicious, Cooperativa Sociale Gaetano Barberi Onlus, Cooperativa Sociale il Giglio del Campo, Associazione la Fierucola, Associazione Terra! L’iniziativa rientra nel progetto “Centomila Orti in Toscana”, uno strumento dell’Amministrazione Regionale per facilitare la realizzazione di nuovi orti e/o il recupero di quelli già esistenti.

A seguito dell’assegnazione dello spazio da parte del Comune di Scandicci nel 2020, l’ATS ha aperto il bando per accogliere e selezionare le richieste da parte dei residenti, rispettando i principi di inclusività. È stata posta attenzionead aspetti quali parità di genere, inter-generazionalità, composizione del nucleo familiare e stato occupazionale. È stato quindi selezionato un gruppo di partenza composto da 29 cittadini, che dall’estate 2020 hanno lavorato non solo alla messa in coltura dei singoli appezzamenti, ma anche alla progettazione degli spazi comuni, in uno spirito di condivisione e scambio. La modalità di gestione degli Orti è del tutto innovativa: prevede infatti la costituzione di un’Assemblea degli ortisti e del relativo Comitato di Gestione che si occuperà del funzionamento, dell’apertura e della manutenzione ordinaria dello spazio, ma anche di promuovere un programma di iniziative pubbliche.

– Custodi di Semi
Seed Vicious è un’associazione no profit di custodi di semi che annovera soci in tutta Italia.
È nata spontaneamente su internet ed è cresciuta in breve tempo.
Forte della sua predisposizione ai moderni mezzi di comunicazione ha un ottimo seguito sulle piattaforme social, rimanendo sempre radicata alla terra e alle sue tradizioni locali. I soci più esperti producono semi di varietà orticole, aromatiche e officinali, ne salvaguardano le peculiarità e la biodiversità. L’associazione poi mette in condivisione le sementi e promulga la formula della condivisione con chi vuole iniziare la carriera di custode di semi. Ogni socio infatti può scegliere dalla lista sociale fino a 12 varietà diverse, che potrà riprodurre e a sua volta condividere con altri. Con la velocità dei media moderni in sinergia alla posta “analogica” ormai in disuso, Seed Vicious effettua almeno 500 spedizioni a stagione. L’associazione sta inoltre collaborando in svariati progetti con altre associazioni impegnate sul tema, sta distribuendo semi e formando nuovi produttori. Sta coinvolgendo aziende agricole, ma anche cittadini e semplici appassionati. Seed Vicious è un mezzo per opporsi alla frenesia del mercato e alle scelte della grande distribuzione, un’idea di resistenza attiva basata sul seme, fulcro della vita sulla terra.
Realizzazione viabilità interna all’orto – Marzo 2021

Il percorso formativo, rappresentato da un ciclo di 10 incontri, è stato centrale nel progetto. Purtroppo la pandemia di COVID-19 ha reso necessario una serie di modifiche e ripensamenti, soprattutto nel calendario degli incontri in campo. Con un ottimo lavoro dell’intera ATS e un notevole interesse ed entusiasmo da parte degli assegnatari, le lezioni si sono svolte dapprima online e poi, quando le condizioni sanitarie lo hanno permesso, anche in presenza direttamente in campo. La Società Toscana di Orticultura, in quanto referente del percorso di progettazione partecipata e responsabile della formazione, ha offerto supporto sia tecnico che organizzativo. I partecipanti sono stati dotati di numerosi strumenti teorici e pratici per la gestione del proprio orto: dal semplice riconoscimento e uso degli attrezzi agricoli alla conoscenza delle colture locali e stagionali; dalla costruzione di un sistema di irrigazione automatizzato all’auto-produzione di piantine a partire da seme, e tanto altro. Gli incontri pratici, in particolar modo, sono stati la linfa vitale e la spinta necessaria per la crescita e l’aggregazione sociale dell’intero gruppo di ortisti. La nostra idea iniziale – la creazione di un gruppo unito ed eterogeneo di persone – si è dimostrata vincente soprattutto nelle giornate di lavoro di gruppo negli spazi comuni all’interno dell’intera struttura. Gli spazi interni adibiti a magazzino per gli attrezzi sono stati riorganizzati, e soprattutto grazie alla manualità, all’impegno e alla creatività degli ortisti sono stati realizzati gli arredi interni ed esterni, tutti a partire da oggetti di recupero, quali assi di legno e bancali.

Arredo aree comuni – progettazione partecipata – Aprile 2021

L’obiettivo finale è quello di costruire e curare degli spazi che possano diventare sia un area relax per coloro che hanno l’orto, sia un punto di incontro adibito ad accogliere iniziative e attività organizzate direttamente dagli ortisti e aperte alla cittadinanza.

Grazie al secondo finanziamento da parte della Regione Toscana, a fine 2021 è previsto un ampliamento dell’intero complesso (con l’aggiunta di un frutteto, un’area compostaggio, uno spazio dedicato alle attività di sperimentazione e ricerca, una serra, una spirale aromatica) e una serie di interventi migliorativi quali l’adeguamento della recinzione esistente, l’estensione dell’impianto d’irrigazione e il potenziamento dell’illuminazione.

Gli Orti della Diversità mirano a diventare un luogo di socialità, incontro e conoscenza, uno spazio aperto ai cittadini e un punto di riferimento per il quartiere e la sua comunità.

Libro – Il buon giardino selvaggio di Lombardi, Pasin Vezzani, Maggioli Editore

Il Buon Giardino Selvaggio

 Manualetto filosofico‐tecnico per giardinieri, ortisti e progettisti

 di Margherita Lombardi, Alice Pasin, Jacopo Vezzani con scritti di Luca Fabris e Richard Haag, Maggioli Editore, 2014 euro 25

  

Questo non è volutamente un manuale, ma è una fonte d’ispirazione per compiere un cammino seguendo la vera voce della Natura, quella selvaggia che ci parla attraverso le piante, i fiori e gli ortaggi.

Nelle sue pagine, Luca MF Fabris inquadra le ragioni che hanno portato orto e giardino nel dibattito contemporaneo, Alice Pasin descrive la nuova Rivoluzione Verde, fatta di cultura, di semplicità, di sementi antiche, di rabbia e di tempo ritrovato, mentre Richard Haag, pioniere americano del giardinaggio edibile, racconta il suo orto-giardino e il perché delle sue scelte, di seguito Jacopo Vezzani spiega come costruire, con consigli semplici e facilmente attuabili, un giardino o un orto con attenzione ecologica, infine Margherita Lombardi propone delle schede per identificare le piante che meglio ci daranno soddisfazione nel realizzare il nostro ‘buon’ giardino.

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