Seminiamo! Seminiamo!

Seminiamo! Seminiamo!

Nasce una casa dei semi in Sicilia

di Eva Polare

Sementi Indipendenti nasce nel 2013 come banchetto di divulgazione delle sementi, con Francesco, che mi aiutò ad avviare il progetto, abbiamo visitato eventi, fiere e mercati per ‘spacciare’ semi naturali da orto e divulgare informazioni sulla situazione politica internazionale legata alla monopolizzazione dei semi. Mi ha sorpreso come tutti sono attratti dai banchetti dei semi, specialmente i bambini, è come se fosse una calamita che parla alla parte ancestrale dell’umano.

Questo mi ha spinto e incoraggiato a evolvere, negli anni il progetto è diventato una banca più articolata, gruppo informale, dove chi desiderava semi naturali poteva richiederli con il buon proposito di riportarli l’anno successivo. Purtroppo non molte persone erano capaci di riprodurre semi e la banca riceveva donazioni da poche ma stabili persone. Decisi dunque di iniziare un Laboratorio di Salvaguardia delle Sementi per educare alla riproduzione di semi sani. Pochi ‘nuovi agricoltori’ hanno una tradizione contadina alle spalle, inclusa me, ed ho trovato molto utile divulgare quello che studiavo. Nel frattempo ho avviato l’orto da riproduzione in modo da poter garantire ciò che distribuivo, sempre più spesso infatti i semi che la banca riceveva ai banchetti non erano garanzia di qualità o corrispondevano a ciò che veniva garantito. Una volta capitò che dei semi di peperone erano in realtà una melanzana giallo limone!!!

Nel 2016 Manuela e Serena mi coinvolsero nel progetto SemiNativi. Le colleghe avevano scritto e vinto un bando regionale per creare la filiera di riproduzione di sementi antiche da orto, dove per antiche si intende con ben 50 anni di riproduzione sul suolo siciliano. Nell’anno successivo le nostre forze si sono concentrate nel fondare l’associazione, nell’organizzazione di incontri su scala regionale, sia nelle università che nelle piazze, nella creazione di un corso per formare 7 giovani agricoltori alla riproduzione, nel recupero di varietà antiche nella regione e nella creazione di materiale didattico relativo alla salvaguardia dei semi. L’interesse sulle sementi da orto è cresciuto a dismisura in Sicilia dove, fino ad allora, si parlava principalmente di grani e legumi. Nel 2018 lanciamo ScambiaSemi, il primo evento regionale di scambio delle sementi, tenutosi alla A’Fera Bio di Catania.

Intanto fioccavano articoli, interviste, interventi in radio, corsi e banchetti.

Nel 2019 inizio a costruire casa con Aronne, partner e compagno. Nasce l’hub La Casa di Canapa Bioedilizia in Sicilia, che racchiude in sè molte realtà tra cui, nello scantinato un’intera stanza con pareti in legno e terra cruda per ospitare la banca dei semi. Lo scorso anno abbiamo invece avviato gli orti dove, lentamente si sta riattivando la riproduzione.

Insomma, per me i semi sono una passione che rasenta la mania! Incontro sempre più gente che comprende l’importanza delle sementi stesse e del loro libero scambio, questo mi trasmette energia e voglia di continuare. Seminiamo, seminiamo, seminiamo!

Casa dei Semi Il Fagiolo Magico

Casa dei Semi Il Fagiolo Magico

di Alice Pasin

Il ‘Fagiolo magico’ nasce nel 2012 come azienda agricola individuale per consentire di gestire con più riconoscibilità e legalità la ricerca intrapresa da Alice e Jacopo, due architetti che dieci anni prima (2002) scapparono dalla città. Acquistano nel 2008 un casolare e un ettaro di terreno in una piccola frazione di epoca Longobarda, Fraino, di 5 casolari nel comune di Asso (Co), abbandonato dagli anni ’40. E’ immerso nei boschi del Triangolo del Lago di Como a 600 m di altezza e raggiungibile solo a piedi o con specifici mezzi 4×4. Luogo ideale per riprodurre semi in purezza varietale, lontano da altre coltivazioni convenzionali e qualsiasi tipo di inquinamento. I terreni coltivati sono di anno in anno ripuliti dall’incolto (principalmente rovi, frassini, noci, noccioli e cornus). Per ora si coltivano 2000 mq, ma il terreno seminativo pertinente è di 6000 mq e 4000 mq di castagneto.

L’idea del progetto di una ‘casa dei semi’ è nata grazie alla collaborazione con l’associazione Civiltà Contadina, avviata nel 2003, e successivamente proseguita con l’aiuto di Rete Semi Rurali: seguendo progetti europei abbiamo potuto avere l’esempio di molte realtà attive europee (come ArcheNoah in Austria, Kokopelli in Francia, GardenOrganic a Londra ProSpecieRara in Svizzera). L’azienda si compone di alcuni fabbricati rurali, in parte adibiti a due abitazioni, ed in parte a locali di servizio delle attività agricole, questi restaurati recentemente richiedono ancora alcune opere di completamento che verranno realizzate in funzione delle attività in corso di attuazione tramite questo progetto. La parte abitativa (due appartamenti), il laboratorio di smielatura, il ricovero attrezzi e macchine agricole, lo studio/aula corsi, sono di 400 m. Il restauro è stato gestito in autocostruzione dove possibile, con tecniche, talvolta anche sperimentali, di bioedilizia (terra cruda, calce, legno e paglia).

Le finalità del progetto vogliono essere il consolidamento e l’ampliamento di attività già intraprese da anni.

La Casa dei Semi Il Fagiolo Magico ha come obiettivo diventare un piccolo centro di ricerca per le varietà orticole e utili all’uomo, non un’attività produttiva: fare sperimentazioni e custodire un archivio di ‘semente di partenza’ che possano poi servire alle aziende agricole. Le varietà di cui si occupa sono sicuramente biodiverse e andrebbero studiate, affinché riescano ad arrivare nelle case di tutti, non sarà quindi un negozio di semi. Sarà un luogo dove far convergere tutto ciò che ruota intorno alle varietà antiche o insolite adatte al nord Italia o a luoghi di media montagna: cultura sulla biodiversità e iniziative ad essa legate, didattiche e pratiche, legate al recupero delle antiche tradizioni agricole. Vuole diventare un riferimento per diverse iniziative culturali e progettuali connesse all’ecologia del vivere (gli edifici sono interamente restaurati in bioedilizia – terra/paglia/calce/legno – e alla sovranità alimentare, si cerca di mangiare quello che si coltiva e/o si trova spontaneo nel bosco.