#campdigrano 2021

#campdigrano 2021

Cos’è #campdigrano

Il Camp di Grano nasce come un percorso di avvicinamento al Palio del Grano, una straordinaria esperienza rurale a Caselle in Pittari nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Il #CampdiGrano consiste in una settimana di vita rurale sul campo in cui si imparerà dagli antichi contadini cilentani l’arte delle mietitura tradizionale e di tutti i processi di lavorazione del grano fino alla molitura in mulino a pietra ad acqua, nella vicina Oasi del WWF di Morigerati, e il corso di panificazione naturale con lievito madre. Un momento laboratoriale, di osservazione e sperimentazione, di esperienza e di conoscenza, di scambio e di apprendimento.

Questa decima edizione si arricchisce della partecipazione delle delegazioni di Reseau Semences Paysannes (Francia) e Red de Semillas risembrando y intercambiando (Spagna) resa possibile dal progetto Erasmus APRENTISEM.

Di seguito il programma delle giornate.

Prima visione – #campdigrano4.0

Il documentario racconta le giornate di #campdigrano svoltosi a Caselle in Pittari nell’estate 2019NNCampdigrano 4.0 è un’esperienza realizzata durante la settimana del “Palio del Grano”, un evento annuale che ruota intorno al grano, alla sua mietitura, alla valorizzazione di antiche varietà, alla molitura, alla panificazione, un percorso tra tradizione e innovazione, una festa rurale a Caselle in Pittari, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Il programma di ricerca/azione Societing4.0 dell’Università Federico II di Napoli ha messo in campo, con la sua task force RuralHack, un’azione di “hackeraggio” positivo della comunità rurale e con il progetto PIDMed ha portato avanti l’attività di facilitazione per la trasformazione digitale dedicata ai produttori locali, utilizzando approcci user-centred di service design e open innovation, riunendo vari esperti nel campo dell’agricoltura e dell’innovazione: esperti di agronomia, partecipazione genetica, IoT, open-source, food system, fondamentali per la continua azione di ricerca di un modello mediterraneo di innovazione. NN”L’ipotesi che stiamo sperimentando e analizzando è un modello di sviluppo mediterraneo, che considera insieme innovazione tecnologica e sociale come parte di un processo. Nel nostro concetto di modello mediterraneo, la tecnologia non è necessariamente la causa dell’alienazione e dell’allontanamento dalla tradizione, dalla ruralità o dall’artigianato. È qualcosa di fondamentale nel far incontrare giovani, artigiani, piccole imprese, imprenditori sociali, start-up, ricerca 4.0 e istituzioni, uniti attorno a un diverso senso di produzione, lavoro, ambiente e società, diventando così la chiave di uno sviluppo sostenibile a protezione della biodiversità, dell’ambiente e delle persone”. Alex Giordano (Docente di Social Innovation e Trasformazione Digitale, Università Federico II di Napoli).NNvai alla pagina facebook di Ruralhack per partecipare alla prima visioneNNE’ cangiata l’aria, campdigrano 2019N#campdigrano2019NColtiviamo la diversità! Un mese di cereali 2020N