da Manuele Bartolini | Nov 17, 2023 | Campagne, legislazione sementiera, Seminare il cambiamento
Una campagna internazionale chiede alle istituzioni Europee di riconsiderare la proposta di riforma della legislazione sementiera
17 Novembre 2023 – Comunicato stampa
Bruxelles, Firenze, Schiltern – Oggi, diverse reti e organizzazioni che si occupano di sementi e agrobiodiversità lanciano la campagna europea “La tua voce per la diversità!”. La petizione richiede che siano apportate modifiche importanti alla proposta legislativa sulla commercializzazione delle sementi presentata dalla Commissione europea nel luglio 2023. Ai membri del Parlamento europeo e ai ministri dell’Agricoltura dell’UE chiediamo di garantire che la legge sementiera promuova la
coltivazione e la circolazione dell’agrobiodiversità e ponga le basi per la costruzione di sistemi sementieri, agricoli e alimentari resilienti e diversificati. “La riforma della legge europea sulle sementi sarà cruciale per definire il futuro della nostra agricoltura e del cibo che arriva sulle nostre tavole.
Dobbiamo mobilitarci in modo che tale legislazione favorisca la circolazione di sementi e varietà diverse e si opponga agli interessi dell’agroindustria”, chiedono le organizzazioni: “I tempi del negoziato europeo sulla proposta sono stretti: ogni contributo, ogni singola firma a sostegno della diversità, conta!”
La richiesta fondamentale della campagna è che la diversità sia la priorità principale della legge
sementiera Europea!
Invece, la proposta attualmente in fase di discussione e livello Europeo, minaccia la conservazione e la circolazione dell’agrobiodiversità e non rispetta i diritti degli agricoltori rispetto alle sementi. Le norme attualmente in vigore per regolamentare il mercato sementiero Europeo risalgono, nella loro struttura fondamentale, agli anni Sessanta e sono state pensate per il modello sementiero e agricolo agro-industriale. I sistemi sementieri locali, diversificati (con le varietà localmente adattate che vi circolano), sono state da quel momento marginalizzati e sottoposti ad un eccessivo carico burocratico. Il mondo dell’agroindustria sta cercando di chiudere più strettamente le maglie della legislazione sementiera, per favorire ulteriormente il sistema sementiero agro-industriale e ridurre ancor più gli spazi per la circolazione di sementi e varietà diversificate. “Con questa proposta, corriamo il rischio che le corporazioni agroindustriali acquisiscano il controllo
pressoché totale del nostro sistema alimentare. Le nuove regole sottopongono ad un eccessivo carico burocratico il lavoro di chi conserva, scambia e riproduce sementi e varietà locali e non tengono in considerazione il diritto che hanno gli agricoltori di scambiare e vendere le sementi. Molti di questi attori, impegnati nella conservazione e l’uso sostenibile della diversità, sarebbero costretti a smettere, con conseguenze disastrose sul mantenimento della diversità genetica delle specie coltivate. Le nuove regole sono inoltre del tutto inadeguate considerando la crisi climatica ed ambientale. La proposta è inaccettabile” sono le parole di Magdalena Prieler, esperta di politiche sementiere per l’organizzazione austriaca ARCHE NOAH.
“I Ministri dell’Agricoltura ed il Parlamento Europeo devono agire adesso, per promuovere la diversificazione dei sistemi sementieri introducendo specifiche deroghe all’interno del nuovo regolamento. La proposta deve favorire la conservazione on-farm (nei campi degli agricoltori) e l’uso sostenibile dell’agrobiodiversità, comprese le varietà tradizionali, e quelle sviluppate tramite processi decentralizzati e partecipativi con gli agricoltori, per adattarsi alle loro specifiche condizioni locali”
spiega Riccardo Bocci, direttore tecnico di Rete Semi Rurali, associazione che unisce più di 40 organizzazioni dedicate alla conservazione e la gestione dinamica dell’agrobiodiversità in Italia. “La diversità è la chiave per costruire sistemi alimentari sani e sostenibili.
Grazie a questa campagna, ognuno di noi può far sentire la sua voce per sostenere l’agrobiodiversità ed il
diritto degli agricoltori ad utilizzarla”.
La campagna chiede che:
- La conservazione e l’uso sostenibile della diversità locale siano una priorità delle leggi sementiere europee
- Il diritto degli agricoltori alla riproduzione, l’uso, lo scambio e la vendita delle sementi sia pienamente rispettato
- La commercializzazione di varietà diverse e localmente adattate sia facilitata
- Le varietà immesse sul mercato non dipendano da pesticidi e fertilizzanti
La campagna è attualmente disponibile in inglese, olandese, tedesco e italiano. Sarà tradotta in altre lingue nel prossimo futuro.
La versione italiana è disponibile qui: LA TUA VOCE PER LA DIVERSITÀ
Scarica il comunicato stampa in PDF
Per ulteriori informazioni:
Riccardo Bocci
Direttore tecnico
+39.328.3876663
r.bocci@semirurali.net
Gea Galluzzi
+39.348.4030812
geagalluzzi@semirurali.net
da Giulia Finocchi | Ott 3, 2016 | agrobiodiversità, legislazione sementiera, Seminare il cambiamento
Desidero segnalarvi che in data odierna la COMENVI del Parlamento europeo voterà 5 mozioni di risoluzione per opporsi alle proposte di autorizzazione all’immissione in commercio avanzate dalla Commissione Europea per i seguenti prodotti OGM:
1. Semi di Mais Bt11 GM per la coltivazione;
2. Semi di Mais 1507 (DAS-Ø15Ø7-1) GM per la coltivazione;
3. Semi di Mais MON810 (MON-ØØ81Ø-6) GM per la coltivazione;
4. Prodotti a base di Mais MON810 (MON-ØØ81Ø-6) GM;
5. Prodotti a base di Cotone 281-24-236 x 3006-210-23 x MON 88913 (DAS-24236-5 x DAS-21Ø23-5 x MON-88913-8);
Il progetto di risoluzione considera che la Commissione europea sia andata oltre i limiti del suo ambito di competenza e chiede pertanto di ritirare i progetti di Decisione di Esecuzione e di presentarne di nuovi.
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da Giulia Finocchi | Mar 12, 2014 | agrobiodiversità, ECLLD, legislazione sementiera, Seminare il cambiamento
11 marzo 2014 – Comunicato stampa, dal sito del Parlamento Europeo
Un atto legislativo della Commissione europea sul materiale riproduttivo vegetale, anche conosciuto come regolamento sulle sementi, è stato respinto martedì dal Parlamento perché avrebbe dato troppo potere alla Commissione stessa, privando, invece, gli Stati membri della possibilità di adattare le regole alle loro esigenze. In seguito al rifiuto della Commissione di ritirarlo e di presentarne uno migliore, il Parlamento ha votato la sua prima lettura.
vai al sito del Parlamento Europeo
Il testo della Commissione è stato respinto con 650 voti a 15.
“Le votazioni di oggi dimostrano la profonda insoddisfazione del Parlamento riguardo la proposta della Commissione europea, che non è riuscita a soddisfare gli obiettivi fondamentali quali la semplificazione delle norme e la promozione dell’innovazione. Il progetto ha, inoltre, creato preoccupazione tra i deputati per la fusione di 12 direttive in un singolo regolamento che è direttamente applicabile e priva, così, gli Stati membri della possibilità di adattare le regole alle loro esigenze”, ha detto il Presidente della commissione agricoltura, l’italiano Paolo De Castro (S&D).
“Come deputati, che co-legiferano con il Consiglio, vogliamo piena responsabilità su questa legislazione. Per questo non possiamo decidere in modo frettoloso sulla proposta, che è cruciale per molte associazioni di coltivatori, imprese e cittadini. L’alto numero di “atti delegati” darebbe alla Commissione poteri eccessivamente elevati su specifici argomenti in aree che, essendo sensibili, dovrebbero essere invece definite in un testo giuridico” ha spiegato il relatore, l’italiano Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE).
“Siamo, comunque dispiaciuti del rifiuto della Commissione europea di ritirare questo testo fortemente contestato e di presentarne uno migliore. È chiaro che il nuovo progetto legislativo dovrà essere ridisegnato per rispettare maggiormente le diverse situazioni negli Stati membri e portare miglioramenti reali per tutti i produttori, i consumatori e l’ambiente. Spero che gli Stati membri siano altrettanto forti da seguire la posizione del Parlamento e respingere questa proposta insoddisfacente”, ha concluso De Castro.
Prossime tappe
Poiché la Commissione si è rifiutata di ritirare la proposta dopo che il Parlamento l’ha respinto, i deputati hanno finalizzato la prima lettura e inviato la loro posizione al Consiglio.
Se il Consiglio approva il rigetto della normativa, il processo legislativo si concluderà. In alternativa, il Consiglio potrebbe modificare la proposta originaria della Commissione. In quest’ultimo caso, il Parlamento può respingere gli emendamenti del Consiglio in seconda lettura – e quindi terminarne il percorso legislativo – o avviare negoziati con il Consiglio su un testo comune.
da Giulia Finocchi | Feb 13, 2014 | agrobiodiversità, ECLLD, legislazione sementiera, Seminare il cambiamento

European Coordination Via Campesina
Press Release – Wednesday, February 12th 2014
Vote on seed regulation by the Agriculture Committee of the European Parliament
The European Coordination Via Campesina supports the decision taken on February 11th by the Agricultural Committee of the European Parliament, to request more time for a thorough examination of proposed reforms to European seed legislation. This is indeed a subject concerning food sovereignty, and therefore concerns society as a whole and not only the seed professionals that have been consulted so far.
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da Giulia Finocchi | Gen 31, 2014 | agrobiodiversità, legislazione sementiera, Seminare il cambiamento
Sementi, cosa succede a Bruxelles?
Con voto unanime il Comitato Ambiente ha approvato un emendamento che rifiuta totalmente il testo di regolamento europeo sulla commercializzazioe del materiale vegetale da riproduzione proposto dalla Commissione Europea lo scorso 6 maggio 2013.
Adesso si attende il voto del Comitato Agricoltura previsto il prossimo 11 febbraio. Nel caso che anche questo si pronunci per il rifiuto della proposta tutto il processo di Better Regulation in atto da 7 anni sarà, di fatto, da giudicarsi fallito. Le regole resterebbero le stesse vigenti senza peggioramenti ma anche senza alcun miglioramento. All’11 febbraio per un ulteriore aggiornamento.
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