Sperimentazione partecipativa per il mais: prima esperienza in Italia
Analysis n. 2 Maggio-Agosto 2021 (XXII)
Riassunto
Lo scopo del miglioramento genetico partecipativo (Participatory Plant Breeding, PPB) è quello di coinvolgere gli agricoltori nella caratterizzazione fenotipica dei materiali in selezione e nella loro valutazione in termini di adattamento ambientale e sostenibilità. Nell’ambito del Progetto MiPAAF “Risorse Genetiche Vegetali”, il CREA Centro di ricerca
Cerealicoltura e Colture Industriali – sede di Bergamo, in collaborazione con Rete Semi Rurali, ha avviato la prima
esperienza in Italia di PPB per il mais. Nel 2017, un set di 173 diallelici ottenuti da incroci tra varietà locali italiane
e straniere è stato distribuito a 38 aziende agricole locate in 12 regioni, seguendo un disegno sperimentale a blocchi
incompleti. Gli stessi genotipi sono stati seminati a Bergamo in due repliche. I risultati raccolti dagli agricoltori hanno
consentito di identificare i diallelici più adatti ai diversi areali di coltivazione, materiali che sono stati riproposti nel
secondo anno (2018). L’utilizzo di genotipi tradizionali di mais per questo approccio ha destato interesse in un ampio
numero di aziende, che si sono rese disponibili a proseguire la sperimentazione. Un altro risultato interessante di questa
collaborazione è stata l’organizzazione di incontri tecnici di formazione con gli agricoltori.
Abstract
Participatory Plant Breeding (PPB) aims to involve farmers in the selected materials’ phenotypic characterisation and in their evaluation of environmental adaptability and sustainability. In the framework of the Project “Plant Genetic Resources”, funded by the Ministry of Agriculture, CREA Research Center for Cereal and Industrial Crops (Bergamo), in collaboration with Rete Semi Rurali (RSR), launched the first maize PPB experience in Italy. In 2017 a set of 173 populations derived from crosses among 25 Italian and foreign landraces was sown in 38 organic and low-input small farms located in 12 regions, following an alpha design with incomplete blocks.
The same genotypes were sown in Bergamo using a row-column design in two replications. The results collected
by farmers allowed the identification of the most adapted materials for each environment, which were grown in the
second year (2018). Using traditional genotypes for this breeding approach raised a large interest among many
farmers, who decided to continue to grow them. Another interesting output of this collaboration was the organization of
technical and educational meetings with the farmers
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