Carissime/i, ecco la documentazione per la partecipazione alla
Campagna di semina primaverile annata agraria 2023,
Il catalogo di varietà e popolazioni che quest’anno mettiamo a disposizione è frutto del lavoro della Casa delle Sementi di Rete Semi Rurali che dall’aprile 2019 ha trovato la sua collocazione nella nuova sede di Scandicci.Torniamo a sottolineare cheColtiviamo la diversità!Campagna di seminaè un percorso di crescita di conoscenze e competenze collettivo ed orizzontale, non secondario rispetto alla crescita di disponibilità di semente sul territorio. È indispensabile la divisione dei compiti e l’assunzione di responsabilità da parte degli agricoltori e degli appassionati che vorranno mettersi in gioco.
Crediamo di grande importanza che questa attività sia supportata con l’autofinanziamento. Per partecipare aColtiviamo la diversità!Campagna di seminasi chiede di essere o diventare “sostenitori RSR”.
La Campagna di semina primaverile sarà aperta dal 3 al 17 aprile 2023.
Le quantità d semente disponibili per ogni richiedente sono
2 grammi per le accessioni di pomodoro
20 grammi per le accessioni di girasole
200 grammi per le accessioni di riso.
Nel catalogo sono indicate per ciascuna accessione le quantità totali che la Casa delle Sementi riesce a mettere a disposizione per questa Campagna di semina.
Per la richiesta occorre inviare una email all’indirizzoinfo@semirurali.netcon indicati:
le varietà o popolazioni richieste nell’ordine di preferenza: visto che il materiale non è molto daremo priorità alle varietà o popolazioni citate per prime;
indirizzo postale completo dove sarà recapitata la spedizione del materiale;
numero di telefono della persona da contattare per eventuali chiarimenti.
– La sottoscrizione è terminata – Puoi iscriverti alla newsletter per ricevere avvisi all’apertura della prossima campagna di semina.
La Newsletter RSR
Iscriviti alla Newsletter di Rete Semi Rurali per ricevere aggiornamenti sulle Campagne di Semina successive oltre a notizie associativeò.
Riceverete per posta, insieme alla semente, il Modulo della Privacy e l’Accordo semplificato di trasferimento dei materiali vegetali per uso diretto (ATM) che devono essere completati, anche con i dati della località di coltivazione.
Una copia completa e firmata in originale dovrà essere spedita a:
Rete Semi Rurali Piazza Brunelleschi, 8 50018 Scandicci FI
La Rete Semi Rurali propone un semplice protocollo per il funzionamento del sistema di scambio e riproduzione. Se partecipi aColtiviamo la diversità!Campagna di semina ti impegni a:
mantenere, nel limite del possibile, le varietà e/o le popolazioni che ha ricevuto – proteggerle dalle malattie e da ogni contaminazione;
informare in modo puntuale e preciso circa risultati e informazioni raccolte e la destinazione e l’uso del prodotto raccolto, se possibile tramite l’uso del quaderno di campagna RSR;
restituire alla fine dell’annata agraria a Rete Semi Rurali un quantitativo di semente doppia rispetto a quella ricevuta;
nel caso l’uso non si esaurisca in un ciclo colturale, si impegna a darne comunicazione per gli eventuali cicli colturali successivi;
dichiara di non assumere alcun diritto sul prodotto di tali risorse genetiche;
esclude qualsiasi impiego volto alla creazione di organismi geneticamente modificati.
Partecipare e/o sostenere alle attività di RSR anche con una semplice donazione.
VUOI SAPERE PERCHE’ SOSTENERE RETE SEMI RURALI?
Perché così sostieni la diversità di sistemi e prodotti agricoli e promuovi la ricerca partecipata e decentralizzata a supporto di sistemi sementieri locali vocati alla sovranità alimentare e resilienti ai cambiamenti climatici
ANCHE TU PUOI DARE IL TUO PICCOLO GRANDE CONTRIBUTO
in questo modo dai autonomia e continuità alle attività di Rete Semi Rurali per affermare il valore della diversità agricola e culturale in una società dove agricoltura e alimentazione sono sempre più uniformi e standardizzate.
regala la diversità
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Alcuni consigli pratici sulla coltivazione di parcelle per la riproduzione
girasole
Origine del materiale e attività di ricerca e studio di RSR
Il materiale disponibile nella campagna di semina è stato sperimentato nell’ambito del progetto SELIANTHUS nel 2019 e nel 2020, insieme ad altre varietà non ibride italiane reperite presso banche del germoplasma. In particolare, il seme che trovate nel catalogo è stato ricevuto dall’azienda agricola Torre Colombaia e dall’associazione Agrobioperigord.
Alcune note tecniche di coltivazione
Il girasole è una specie a libera impollinazione. Si consiglia di coltivare una sola varietà per volta, con un minimo di 400 piante, evitando la semina di lunghe file e preferendo una disposizione a quadrato per favorire l’impollinazione di tutte le piante tra loro. Da evitare rigorosamente le zone in cui si trovano ampie superfici di girasole ibrido nelle vicinanze.
Origine del materiale e attività di ricerca e studio di RSR
Le popolazioni di pomodoro sono state costituite incrociando 4 varietà locali: due Cuor di Bue (Italia e Francia), un Marmande (Francia) e un Alicante allungato (Spagna).
La popolazione è stata già riprodotta nei campi sperimentali delle aziende che hanno partecipato al progetto LIVESEED per 2 anni (2018 e 2019). Il seme disponibile si trova alla generazione F6, ed è caratterizzato da un livello di diversità piuttosto elevato. Dal 2018 infatti stiamo lavorando con un gruppo di agricoltori per valutare le capacità di adattamento.
Il seme delle popolazioni presenti nel Catalogo non è stato testato per virosi, batteriosi o altri organismi patogeni.
È importante che chi riceve il seme di una popolazione entri in contatto con tutto il gruppo di agricoltori sperimentatori. Vi proponiamo anche l’utilizzo del Quaderno di Campagna semplificato (che vi alleghiamo) in modo da facilitarvi una corretta registrazione dei dati agronomici e fitopatologici in relazioni alle fasi fenologiche di crescita delle piante. L’uso del Quaderno di Campagna è uno strumento di conoscenza che facilita lo scambio di informazioni tra gli agricoltori e RSR in modo da confrontare il comportamento di una popolazione in differenti località e in differenti annualità. Alla raccolta è possibile annotare le rese ed esprimere valutazioni soggettive. Una volta conclusa la compilazione del Quaderno di Campagna potete inviarcelo in formato cartaceo e tramite email.
Alcune note tecniche di coltivazione e per favorire l’adattamento locale
Si consiglia la semina in serra, in plateau da 60-104 fori e trapianto in pieno campo seguendo il sesto di impianto in uso, tenendo conto che si tratta di piante indeterminate da incannare o legare.
Per una gestione ottimale si consiglia di piantare il massimo numero di piante possibile (minimo 100, meglio se 400): questo permetterà di mantenere la diversità della popolazione nel tempo raccogliendo per il seme una pianta per bacca, da riunire in un unico lotto.
Per il seme, è preferibile utilizzare le bacche del primo palco.
Contemporaneamente, si possono scegliere le piante migliori (produttività, resistenza a malattie, forma e qualità del frutto) e prendere una bacca per seme, da conservare e riprodurre separatamente l’anno successivo.
Origine del materiale e attività di ricerca e studio di RSR
Il materiale disponibile nella campagna di semina è stato ricevuto dalle banche del germoplasma del CREA e dell’IRRI (Istituto Internazionale per la Ricerca sul Riso) e moltiplicato nell’ambito del progetto RISO RESILIENTE.
Il seme delle varietà presenti nel Catalogo non è stato controllato per la grana rossa e non è stato trattato per i nematodi (A. besseyi) né per la furasiosi (F. fushikuroi).
Si allega il materiale fotografico per ciascuna varietà di riso in Catalogo.
Alcune note tecniche di coltivazione
Le principali tecniche di coltivazione per il riso sono:
in sommersione: si compatta il terreno, si inonda la risaia, si semina a spaglio con seme imbibito per 36/48h. La risaia rimane sommersa per la maggior parte del ciclo vegetativo;
in asciutta: si semina alla profondità di 3-5cm, si procede con una frequente irrigazione turnata a scorrimento. L’acqua ha il compito di soddisfare le esigenze idriche ma ha anche l’importante ruolo di volano termico impedendo che la pianta sia soggetta a sbalzi termici, soprattutto durante le fasi di germinazione e di fecondazione;
con pacciamatura verde: si semina a spaglio su un erbaio misto che viene schiacciato e successivamente trinciato. Si inonda la risaia per innescare i processi fermentativi, dopo una decina di giorni si procede con un’asciutta seguita da una sommersione che durerà fino alla maturazione.
La densità di semina consigliata per il riso è di 20 g/m2. A seconda della grandezza della parcella, i quantitativi variano come nella tabella:
grandezza parcella metri quadri
quantità di semente consigliata minima e massima in grammi
1
18 – 20
2
36 – 40
3
54 – 60
5
90 – 100
10
180 – 200
50
900 – 1000
100
1800 – 2000
Biblio e sitografia RSR
Sul sito di RSR potete trovare delle informazioni sul lavoro sperimentale svolto dal 2018 al 2021 alla pagina del progetto“Riso Resiliente”. Sul canale YouTube di Rete Semi Rurali potete trovare il video delle attività di campo. Altre interessanti informazioni le potete trovare nell’articolo “Cattedre ambulanti – Note sulla storia della diffusione del riso in Italia” uscito nelnumero 23del Notiziario di RSR e negli articoli che compongono il numero speciale 27“Risi Resilienti”dedicato interamente al riso.
Riassunto Lo scopo del miglioramento genetico partecipativo (Participatory Plant Breeding, PPB) è quello di coinvolgere gli agricoltori nella caratterizzazione fenotipica dei materiali in selezione e nella loro valutazione in termini di adattamento ambientale e sostenibilità. Nell’ambito del Progetto MiPAAF “Risorse Genetiche Vegetali”, il CREA Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali – sede di Bergamo, in collaborazione con Rete Semi Rurali, ha avviato la prima esperienza in Italia di PPB per il mais. Nel 2017, un set di 173 diallelici ottenuti da incroci tra varietà locali italiane e straniere è stato distribuito a 38 aziende agricole locate in 12 regioni, seguendo un disegno sperimentale a blocchi incompleti. Gli stessi genotipi sono stati seminati a Bergamo in due repliche. I risultati raccolti dagli agricoltori hanno consentito di identificare i diallelici più adatti ai diversi areali di coltivazione, materiali che sono stati riproposti nel secondo anno (2018). L’utilizzo di genotipi tradizionali di mais per questo approccio ha destato interesse in un ampio numero di aziende, che si sono rese disponibili a proseguire la sperimentazione. Un altro risultato interessante di questa collaborazione è stata l’organizzazione di incontri tecnici di formazione con gli agricoltori.
Abstract Participatory Plant Breeding (PPB) aims to involve farmers in the selected materials’ phenotypic characterisation and in their evaluation of environmental adaptability and sustainability. In the framework of the Project “Plant Genetic Resources”, funded by the Ministry of Agriculture, CREA Research Center for Cereal and Industrial Crops (Bergamo), in collaboration with Rete Semi Rurali (RSR), launched the first maize PPB experience in Italy. In 2017 a set of 173 populations derived from crosses among 25 Italian and foreign landraces was sown in 38 organic and low-input small farms located in 12 regions, following an alpha design with incomplete blocks. The same genotypes were sown in Bergamo using a row-column design in two replications. The results collected by farmers allowed the identification of the most adapted materials for each environment, which were grown in the second year (2018). Using traditional genotypes for this breeding approach raised a large interest among many farmers, who decided to continue to grow them. Another interesting output of this collaboration was the organization of technical and educational meetings with the farmers
Si è conclusa la campagna di semina primaverile 2022!
Tutte le richieste sono state prese in carico e soddisfatte.
Come sempre abbiamo superato i termini indicati come chiusura della campagna, ma così anche i ritardatari hanno potuto partecipare.
Vi ricordiamo che tra gli scopi della campagna di semina c’è anche entrare in una relazione diretta e profiqua con chi ha richiesto il seme.
Si tratterà quindi nei prossimi mesi di seguire l’evolversi delle coltivazioni di queste parcelle… organizzeremo una sorta di presa in carico dei nuovi arrivati.
vi inviamo la documentazione per la partecipazione a Coltiviamo la diversità!Campagna di semina primaverile annata agraria 2022, sperando di fare cosa gradita. Nel caso abbiate ricevuto più di una volta questa comunicazione ce ne vogliate scusare; nel caso non vogliate riceverne in futuro vi preghiamo di segnalarcelo.
Il catalogo di varietà e popolazioni che quest’anno mettiamo a disposizione è frutto del lavoro della Casa delle Sementi di Rete Semi Rurali che dall’aprile 2019 ha trovato la sua collocazione nella nuova sede di Scandicci.
Torniamo a sottolineare che Coltiviamo la diversità!Campagna di semina è un percorso di crescita di conoscenze e competenze collettivo ed orizzontale, non secondario rispetto alla crescita di disponibilità di semente sul territorio. È indispensabile la divisione dei compiti e l’assunzione di responsabilità da parte degli agricoltori e degli appassionati che vorranno mettersi in gioco.
Crediamo, infine, di grande importanza supportare, almeno in parte questa attività con l’autofinanziamento. Per partecipare a Coltiviamo la diversità!Campagna di semina si chiede di essere o diventare “sostenitori RSR”.
La Campagna di semina primaverile sarà aperta dal 1° al 15 aprile 2022.
Sono disponibili le varietà e le popolazioni inserite nel catalogo allegato nelle quantità di:
2 grammi per le accessioni di pomodoro
20 grammi per le accessioni di girasole
200 grammi per le accessioni di mais e riso.
Nel catalogo sono indicate le quantità totali che la Casa delle Sementi riesce a mettere a disposizione per questa Campagna di semina per ciascuna accessione e non le quantità che saranno distribuite ai singoli richiedenti che sono invece specificate qui sopra.
Per la richiesta occorre inviare una email all’indirizzo info@semirurali.net con indicati:
le varietà o popolazioni richieste nell’ordine di preferenza: visto che il materiale non è molto daremo priorità alle varietà o popolazioni prima citate;
indirizzo postale completo dove sarà recapitata la spedizione del materiale;
numero di telefono della persona da contattare per eventuali chiarimenti.
Riceverete insieme alla semente il Modulo della Privacy e l’Accordo semplificato di trasferimento dei materiali vegetali per uso diretto (ATM) che devono essere completati, anche con i dati della località di coltivazione. Una copia completa e firmata in originale deve essere spedita a:
La Rete Semi Rurali propone un semplice protocollo per il funzionamento del sistema di scambio e riproduzione. Chi partecipa a Coltiviamo la diversità!Campagna di semina si impegna a:
mantenere, nel limite del possibile, le varietà e/o le popolazioni che ha ricevuto – proteggerle dalle malattie e da ogni contaminazione;
informare in modo puntuale e preciso circa risultati e informazioni raccolte e la destinazione e l’uso del prodotto raccolto (se possibile tramite l’uso del quaderno di campagna RSR);
restituire alla fine dell’annata agraria a Rete Semi Rurali un quantitativo di semente doppia rispetto a quella ricevuta;
nel caso l’uso non si esaurisca in un ciclo colturale, si impegna a darne comunicazione per gli eventuali cicli colturali successivi;
dichiara di non assumere alcun diritto sul prodotto di tali risorse genetiche;
esclude qualsiasi impiego volto alla creazione di organismi geneticamente modificati.
Per informazioni scrivere a info@semirurali.net o contattare il numero di telefono 3481904609
VUOI SAPERE PERCHE’ SOSTENERE RETE SEMI RURALI?
Perché così sostieni la diversità di sistemi e prodotti agricoli e promuovi la ricerca partecipata e decentralizzata a supporto di sistemi sementieri locali vocati alla sovranità alimentare e resilienti ai cambiamenti climatici
ANCHE TU PUOI DARE IL TUO PICCOLO GRANDE CONTRIBUTO
in questo modo dai autonomia e continuità alle attività di Rete Semi Rurali per affermare il valore della diversità agricola e culturale in una società dove agricoltura e alimentazione sono sempre più uniformi e standardizzate.
Puoi fare una donazione a Rete Semi Rurali utilizzando una delle modalità seguenti:
Bonifico bancario tramite Banca Etica sul conto corrente intestato a RETE SEMI RURALI IBAN: IT 14 N 0501 8028 0000 0016 7854 95
seme striato da decorticare, tenore in olio 41-45%, altezza media 160 cm, precoce e vigorosa, buona resistenza alla siccità e all’allettamento
Girasole
Issanka
Varietà non ibrida
INRA
Francia
500
seme nero e piccolo da olio – tenore in olio 39% – ricca in proteine – 20% – altezza media 150 cm, precoce, resistente alla siccità, in alcune annate può in parte allettare
Girasole
Perèdovick
Varietà non ibrida
non è nota
Russia
1000
seme nero e piccolo da olio – tenore in olio 41-45% – altezza media 170 cm, piante con forte sviluppo vegetativo, tardiva, resistente alla siccità, e all’allettamento
Mais
MAIS POPOLAZIONE CORTIANA
Popolazione di incroci
Costituita nel 2018 da RSR a partire da 27 incroci F3 di 18 varietà locali italiane e rumene ricevuti dal CREA-CI. Dal 2018 è coltivata continuativamente a Isola Vicentina per stabilizzare la popolazione e favorirne l’adattamento locale
Nord e Centro Italia
3000
popolazione evolutiva – piante di altezza, forma e colori variabili, buona resa. Indicata per avviare un processo di adattamento locale sia in pianura che collina e montagna dell’areale indicato. Poco suscettibile all’allettamento
Mais
MAIS POPOLAZIONE MIGLIACCIO
Popolazione di incroci
Costituita nel 2018 da RSR a partire da 27 incroci F3 di 18 varietà locali italiane e rumene ricevuti dal CREA-CI. Dal 2018 è coltivata continuativamente a Carinola, in provincia di Caserta, per stabilizzare la popolazione e favorirne l’adattamento locale
Centro e Sud Italia
1000
popolazione evolutiva – piante di altezza, forma e colori variabili, buona resa. Indicata per avviare un processo di adattamento locale sia in pianura che collina e montagna dell’areale indicato. Poco suscettibile all’allettamento
Pomodoro
SOLIBAM CUOR DI BUE ROTONDA
Popolazione di incroci
Costituita da Gautier Semences nel 2012 incorciando 4 varietà locali di tipologia Cur di Bue di origine italiana, francese e spagnola. Coltivato presso l’ALSIA di Rotonda (PZ) nel 2018 e 2019
Sud Italia
50
Popolazione evolutiva – piante di habitus, vigore, forma e maturazione frutti variabili. Indicata per avviare un processo di adattamento locale o selezione di piante particolarmente promettenti. Poco suscettibile a malattie
Pomodoro
SOLIBAM CUOR DI BUE MOLISE
Popolazione di incroci
Costituita da Gautier Semences nel 2012 incorciando 4 varietà locali di tipologia Cur di Bue di origine italiana, francese e spagnola. Coltivato a Campobasso e San Giuliano di Puglia nel 2018 e 2019
Centro e Sud Italia
50
Popolazione evolutiva – piante di habitus, vigore, forma e maturazione frutti variabili. Indicata per avviare un processo di adattamento locale o selezione di piante particolarmente promettenti. Poco suscettibile a malattie
Pomodoro
SOLIBAM CUOR DI BUE SESTOLA
Popolazione di incroci
Costituita da Gautier Semences nel 2012 incorciando 4 varietà locali di tipologia Cur di Bue di origine italiana, francese e spagnola. Coltivato a Sestola (MO) nel 2018 e 2019
Centro e Nord Italia
50
Popolazione evolutiva – piante di habitus, vigore, forma e maturazione frutti variabili. Indicata per avviare un processo di adattamento locale o selezione di piante particolarmente promettenti. Poco suscettibile a malattie
Riso
Alba
Medio/Tondo
–
Italia
600
Taglia medio bassa, pannocchia compatta. A maturazione le glume assumono una colorazione rossastra.
Riso
Americano 1600
Tondo
Anni 30 (selezione da Originario)
Italia
1600
Da una selezione di Originario inviato in California per essere migliorato e poi tornato in Italia. Taglia alta, chicco perlato.
Riso
Carmen
Lungo A
2005 (cancellata dal registro nazionale nel 2016)
Italia
800
Ciclo di coltivazione di 132 giorni. Taglia media, pannocchia intermedia a portamento pendulo. Chicco cristallino con piccola perla centrale
Riso
Chinese originario
Tondo
Inizi del 1900
Italia
1600
Varietà storica, tra le prime giunte in Italia. Taglia alta, chicco perlato.
Riso
Corbetta
Medio
Costituita dal sig. Pietro Corbetta di Rovasenda nel 1954 (selezione da varietà Franco Roncarolo)
Italia
1600
Ciclo di coltivazione medio. Pannocchia semipendula e mutica. Chicco perlato
Riso
Elio
Tondo
1985
Italia
400
Ciclo di coltivazione di 170 giorni. Taglia media, Pannocchia piuttosto compatta, poco eserte e mutica.Chicco perlato ad alto contenuto di amilosio
Riso
Ledi Wright (Lady Wright)
Medio
Capostipite dei risi da risotto (Arborio, Razza 77, Rizzotto, Gigante Vercelli)
Importata in Italia dalla California
1600
Ciclo di coltivazione tardivo, taglia media, pannocchia semipendula e mutica. Chicco cristallino
Riso
Lomellino
Medio
1980
Italia
600
Ciclo di coltivazione di 141 giorni. Taglia media, pannocchia semipendula e mutica. Chicco perlato
Ciclo medio, taglia alta, pannocchia semipendula e lungamente aristata. Compete bene con infestanti e crodo. Chicco perlato
Riso
Rinaldo Bersani
Lungo A
Cancellata dal registro varietale nel 1973 (selezione da Sesia)
Italia
600
Ciclo di coltivazione di 155 giorni. Taglia alta. Pannocchia pendula, aperta e aristata. Chicco cristallino a basso contenuto di amilosio
Riso
Rocca
Lungo A
1972
Italia
400
Ciclo di coltivazione di 165 giorni. Taglia medio alta. Pannocchia semimutica. Chicco perlato ad alto contenuto di amilosio
Riso
Rosa Marchetti
Medio
Varietà storica nata nel 1963 ad Arborio, nel Vercellese
Italia
1600
Ciclo di coltivazione di 145 giorni. Chicco cristallino a basso contenuto di amilosio
Riso
Rubino
Tondo
1976 (NanoXCarnaroli)
Italia
600
Ciclo di coltivazione di 176 giorni. Taglia media con pannocchia mutica, poco eserte. Buona resistenza al freddo. Chicco perlato
Alcuni consigli pratici sulla coltivazione di parcelle per la riproduzione
MAIS
Origine del materiale e attività di ricerca e studio di RSR
Le popolazioni di mais che proponiamo con il catalogo sono state costituite nel 2018 da RSR a partire da 27 incroci F3 di 18 varietà locali italiane e rumene ricevuti dal CREA-CI (Bergamo). Gli incroci utilizzati per la costituzione della popolazione iniziale sono stati individuati nei campi sperimentali che abbiamo organizzato nel corso del 2017 grazie al supporto di 40 agricoltori e del CREA-CI. L’attività sperimentale ha permesso di individuare gli incroci che si sono comportati meglio a partire da oltre 180 incroci iniziali.
Dal 2018 le popolazioni di mais così ottenute sono coltivate continuativamente in 2 località: a Isola Vicentina nell’azienda di Giandomenico Cortiana e a Carinola, in provincia di Caserta, nell’azienda di Imma Migliaccio. Dal primo anno di coltivazione le popolazioni di mais si sono diffuse ampiamente in tutta Italia e dimostrano di avere grande capacità di adattamento locale.
È importante che chi riceve il seme di una popolazione entri in contatto con tutto il gruppo di agricoltori sperimentatori. Vi proponiamo anche l’utilizzo del Quaderno di Campagna semplificato (che vi alleghiamo) in modo da facilitarvi una corretta registrazione dei dati agronomici e fitopatologici in relazioni alle fasi fenologiche di crescita delle piante. L’uso del Quaderno di Campagna è uno strumento di conoscenza che facilita lo scambio di informazioni tra gli agricoltori e RSR in modo da confrontare il comportamento di una popolazione in differenti località e in differenti annualità. Alla raccolta è possibile annotare le rese ed esprimere valutazioni soggettive. Una volta conclusa la compilazione del Quaderno di Campagna potete inviarcelo in formato cartaceo e tramite email.
Alcune note tecniche di coltivazione e per favorire l’adattamento locale
Nel vostro caso si tratterebbe di adattare localmente una popolazione “madre”. In generale la raccomandazione è di coltivare le piante secondo il vostro abituale regime ma per una gestione ottimale della popolazione si consiglia di seminare il massimo numero di piante possibile (minimo 400) evitando la semina di lunghe file e preferendo una disposizione a quadrato per favorire l’impollinazione di tutte le piante tra loro.
Il sesto di semina raccomandato è 25-30 cm sulla fila. La distanza tra le file è legata alle attrezzature in uso, non meno di 70 cm.
Per quanto riguarda la dotazione di azoto alla semina, si consiglia almeno 50 unità/ha con ammendante organico.
Ricordiamo che “frugale” non vuole dire “povertà”, il mais – anche adattato localmente – è una specie comunque esigente, soprattutto di azoto.
“Resistente alla siccità” non vuol dire coltivazione in assenza di acqua. Curate l’irrigazione soprattutto in emergenza e in fioritura per diminuire molto le possibilità di infezioni secondarie e le aflatossine al raccolto.
Biblio e sitografia RSR
Maggiori informazioni le potete trovare nell’articolo “Mai dire … mais” uscito nel numero 23 del Notiziario di RSR che potete scaricare dal nuovo sito di RSR https://rsr.bio/mai-dire-mais-2.
POMODORO
Origine del materiale e attività di ricerca e studio di RSR
Le popolazioni di pomodoro sono state costituite incrociando 4 varietà locali: due Cuor di Bue (Italia e Francia), un Marmande (Francia) e un Alicante allungato (Spagna).
La popolazione è stata già riprodotta nei campi sperimentali delle aziende che hanno partecipato al progetto LIVESEED per 2 anni (2018 e 2019). Il seme disponibile si trova alla generazione F6, ed è caratterizzato da un livello di diversità piuttosto elevato. Dal 2018 infatti stiamo lavorando con un gruppo di agricoltori per valutare le capacità di adattamento.
Il seme delle popolazioni presenti nel Catalogo non è stato testato per virosi, batteriosi o altri organismi patogeni.
È importante che chi riceve il seme di una popolazione entri in contatto con tutto il gruppo di agricoltori sperimentatori. Vi proponiamo anche l’utilizzo del Quaderno di Campagna semplificato (che vi alleghiamo) in modo da facilitarvi una corretta registrazione dei dati agronomici e fitopatologici in relazioni alle fasi fenologiche di crescita delle piante. L’uso del Quaderno di Campagna è uno strumento di conoscenza che facilita lo scambio di informazioni tra gli agricoltori e RSR in modo da confrontare il comportamento di una popolazione in differenti località e in differenti annualità. Alla raccolta è possibile annotare le rese ed esprimere valutazioni soggettive. Una volta conclusa la compilazione del Quaderno di Campagna potete inviarcelo in formato cartaceo e tramite email.
Alcune note tecniche di coltivazione e per favorire l’adattamento locale
Si consiglia la semina in serra, in plateau da 60-104 fori e trapianto in pieno campo seguendo il sesto di impianto in uso, tenendo conto che si tratta di piante indeterminate da incannare o legare.
Per una gestione ottimale si consiglia di piantare il massimo numero di piante possibile (minimo 100, meglio se 400): questo permetterà di mantenere la diversità della popolazione nel tempo raccogliendo per il seme una pianta per bacca, da riunire in un unico lotto.
Per il seme, è preferibile utilizzare le bacche del primo palco.
Contemporaneamente, si possono scegliere le piante migliori (produttività, resistenza a malattie, forma e qualità del frutto) e prendere una bacca per seme, da conservare e riprodurre separatamente l’anno successivo.
Biblio e sitografia RSR
Maggiori informazioni le potete trovare nell’articolo “Dieci anni di sperimentazione con la popolazione di pomodoro SOLIBAM Cuor di Bue” uscito nel numero 24 del Notiziario di RSR che potete scaricare che potete scaricare dal nuovo sito di RSR https://rsr.bio.
GIRASOLE
Origine del materiale e attività di ricerca e studio di RSR
Il materiale disponibile nella campagna di semina è stato sperimentato nell’ambito del progetto SELIANTHUS nel 2019 e nel 2020, insieme ad altre varietà non ibride italiane reperite presso banche del germoplasma. In particolare, il seme che trovate nel catalogo è stato ricevuto dall’azienda agricola Torre Colombaia e dall’associazione Agrobioperigord.
Alcune note tecniche di coltivazione
Il girasole è una specie a libera impollinazione. Si consiglia di coltivare una sola varietà per volta, con un minimo di 400 piante, evitando la semina di lunghe file e preferendo una disposizione a quadrato per favorire l’impollinazione di tutte le piante tra loro. Da evitare rigorosamente le zone in cui si trovano ampie superfici di girasole ibrido nelle vicinanze.
Biblio e sitografia RSR
Maggiori informazioni le potete trovare nell’articolo “Il girasole: breve storia di una diversità dimenticata…verso la costituzione di una popolazione” uscito nel numero 24 del Notiziario di RSR che potete scaricare dal nuovo sito di RSR https://rsr.bio.
RISO
Origine del materiale e attività di ricerca e studio di RSR
Il materiale disponibile nella campagna di semina è stato ricevuto dalle banche del germoplasma del CREA e dell’IRRI (Istituto Internazionale per la Ricerca sul Riso) e moltiplicato nell’ambito del progetto RISO RESILIENTE.
Il seme delle varietà presenti nel Catalogo non è stato controllato per la grana rossa e non è stato trattato per i nematodi (A. besseyi) né per la furasiosi (F. fushikuroi).
Si allega il materiale fotografico per ciascuna varietà di riso in Catalogo.
Alcune note tecniche di coltivazione
Le principali tecniche di coltivazione per il riso sono:
in sommersione: si compatta il terreno, si inonda la risaia, si semina a spaglio con seme imbibito per 36/48h. La risaia rimane sommersa per la maggior parte del ciclo vegetativo;
in asciutta: si semina alla profondità di 3-5cm, si procede con una frequente irrigazione turnata a scorrimento. L’acqua ha il compito di soddisfare le esigenze idriche ma ha anche l’importante ruolo di volano termico impedendo che la pianta sia soggetta a sbalzi termici, soprattutto durante le fasi di germinazione e di fecondazione;
con pacciamatura verde: si semina a spaglio su un erbaio misto che viene schiacciato e successivamente trinciato. Si inonda la risaia per innescare i processi fermentativi, dopo una decina di giorni si procede con un’asciutta seguita da una sommersione che durerà fino alla maturazione.
La densità di semina consigliata per il riso è di 20 g/m2. A seconda della grandezza della parcella, i quantitativi variano come nella tabella:
grandezza parcella metri quadri
quantità di semente consigliata minima e massima in grammi
1
18 – 20
2
36 – 40
3
54 – 60
5
90 – 100
10
180 – 200
50
900 – 1000
100
1800 – 2000
Biblio e sitografia RSR
Sul sito di RSR potete trovare delle informazioni sul lavoro sperimentale svolto dal 2018 al 2021 alla pagina del progetto “Riso Resiliente” – https://rsr.bio/progetti. Sul canale YouTube di Rete Semi Rurali potete trovare il video delle attività di campo. Altre interessanti informazioni le potete trovare nell’articolo “Cattedre ambulanti – Note sulla storia della diffusione del riso in Italia” uscito nel numero 23 del Notiziario di RSR e negli articoli che compongono il numero speciale 27 “Risi Resilienti” dedicato interamente al riso che potete scaricare dal sito di RSR https://rsr.bio.
Da alcuni anni RSR sta portando avanti esperimenti partecipativi dedicati al frumento e all’orzo. Grazie alla collaborazione con il CREA di Bergamo e al supporto dei progetti DIVERSIFOOD e RGV/FAO dal 2016 abbiamo avviato un esperimento anche sul mais.
Con l’aiuto di alcuni agricoltori – sperimentatori vogliamo intraprendere un nuovo tipo di esperimento che consente di valutare tante varietà e incroci diversi senza però sottrarre né troppo tempo né troppo terreno al singolo agricoltore. Ognuno degli agricoltori sarà protagonista essenziale di un progetto più complesso. E’ importante che sui territori si diffonda la consapevolezza che i processi di ricerca svolti direttamente nelle aziende agricole finiscono per essere un’ulteriore garanzia di condivisione di competenze per raggiungere la sicurezza alimentare e sociale delle produzioni. Questa parcellizzazione degli esperimenti vuole quindi essere una ulteriore occasione per la propagazione di buone pratiche e per la finalizzazione di filiere di prossimità.
Mais in Bolivia . Foto P. Valoti
Il pregresso:
Nel 2015 il CREA CI presso la sede di Bergamo ha realizzato un set di incroci tra 25 varietà locali, di cui 15 italiane (Lombardia e Veneto) e 10 estere (Ungheria, Romania, Messico, Cipro e Giappone). Da questo materiale ha preso il via 2016 un processo di prove in campo utilizzando 190 genotipi, corrispondenti a 173 incroci F2, 14 varietà parentali e 3 ibridi tester (DKC4316, Corniola, Marano 501), con l’obiettivo di selezionare i materiali più adatti ai diversi ambienti/usi italiani e alla agricoltura biologica. Da questo momento, grazie al contributo degli agricoltori che hanno seminato e raccolto il materiale in campo si è avviato un processo di Miglioramento genetico partecipativo la cui cronaca potete trovare raccontata qui Blog letscultivatemais.blogspot.it. Con l’identificazione di Selezione del 15% dei diallelici per sperimentazione dell’anno 2017 (indice di coltivabilità indicato dagli agricoltori + valutazione del CREA maggiore o uguale a 2 + dati produttivi raccolti dal CREA), nel 2018 viene avviata la fase di Miglioramento genetico partecipativo-evolutivo – Questa ha portato alla Costituzione della popolazione di mais CCP CREA-RSR (27 diallelici in F3, i parentali sono 14 V.L. ITA + 4 V.L. EXT) e sua coltivazione in 3 regioni (Piemonte, Veneto, Campania) . Il percorso nel dettaglio e il pedigree del materiale in sperimentazione si trova qui
– Coltivazione di popolazione di Mais in 2 località di adattamento: Isola Vicentina e Caserta (aziende madri) à 4° anno di adattamento
– Coltivazione di popolazione di Mais in 5 regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Campania, Umbria, Abruzzo, Toscana) al 3° anno di adattamento
– Coltivazione di popolazione di Mais in 5 regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Campania, Umbria) al 2° anno di adattamento
– Coltivazione di popolazione di Mais in 5 regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Campania, Umbria) al 1° anno (ogni agricoltore ha seminato 500 piante)
In questo anno iniziano due sperimentazione “agronomiche” per il contenimento delle micotossine al raccolto (il vero collo di bottiglia della coltivazione del mais per consumo umano). Essendo una prova preliminare , questa viene fatta presso l’azienda di Cortiana ad Isola Vicentina-
Mais addomesticato e Teosinte . Foto . P. Valoti
Cosa c’è da fare
L’agricoltore ha ricevuto, insieme alla semente, il Modulo della Privacy e il documento ATM “Accordo semplificato di trasferimento dei materiali vegetali per uso diretto”. Il documento ATM deve essere completato anche con i dati della località di coltivazione. Una copia firmata e sottoscritta in originale deve essere spedita a:
La Rete Semi Rurali propone un semplice protocollo per il funzionamento del sistema di scambio e riproduzione.
Chi partecipa alla Campagna di semina – Coltiviamo la diversità! si impegna a:
mantenere, nel limite del possibile, le varietà e/o le popolazioni che ha ricevuto – proteggerle dalle malattie e da ogni contaminazione;
informare in modo puntuale e preciso circa risultati e informazioni raccolte e la destinazione e l’uso del prodotto raccolto (se possibile tramite l’uso del quaderno di campagna RSR);
restituire alla fine dell’annata agraria alla Rete Semi Rurali un quantitativo di semente doppia rispetto a quella ricevuta;
nel caso l’uso non si esaurisca in un ciclo colturale, si impegna a darne comunicazione per gli eventuali cicli colturali successivi;
dichiara di non assumere alcun diritto sul prodotto di tali risorse genetiche;
esclude qualsiasi impiego volto alla creazione di organismi geneticamente modificati.
Si impegna a compilare il quaderno di campagna semplificato che è necessario per la corretta registrazione dei dati agronomici e fitopatologici. Potete farlo sia in forma cartacea che digitale (link trasmesso ai soli sperimentatori)
Alcuni consigli pratici sulla moltiplicazione della popolazione di mais
La popolazione di mais è stata costituita nel 2018 ed è coltivata continuativamente in 2 località: a Isola Vicentina nell’azienda di Giandomenico Cortiana e a Carinola, in provincia di Caserta, nell’azienda di Imma Migliaccio. Queste sono le 2 aziende-madri che sono la fonte della semente che avete ricevuto, in base alla località e alle caratteristiche delle vostre aziende.
Gli agricoltori che hanno intrapreso la coltivazione dal 2019 si trovano nella condizione di adattare localmente la popolazione “madre” ricevuta tramite la Campagna di semina e fanno quindi parte di un gruppo di agricoltori sperimentatori che valutano le capacità di adattamento secondario della popolazione.
In generale la raccomandazione è di coltivare le piante secondo il vostro abituale regime (indirizzo colturale dell’azienda e rotazione praticata).
Per una gestione ottimale della popolazione è opportuno seminare almeno 500 piante così da garantire il massimo della diversità possibile.
Scegliere una disposizione a quadrato delle file per favorire l’impollinazione di tutte le piante tra loro evitando la semina di lunghe file.
Preferire un orientamento prevalente di semina delle file nord sud.
Il sesto di semina raccomandato è 25-30 cm sulla fila; la distanza tra le file è connessa alle attrezzature in uso, non meno di 70 cm.
Per quanto riguarda la dotazione di azoto alla semina, si consiglia almeno 50 unità/ha con ammendante organico.
Alcune note tecniche all’adattamento secondario: ricordiamo che “frugale” non vuole dire “povertà”. Il mais – anche adattato localmente – è una specie esigente (soprattutto di azoto). “Resistente alla siccità” non vuol dire coltivazione in assenza di acqua. Curate l’irrigazione di emergenza almeno in fioritura (questo diminuisce molto anche le infezioni secondarie e le aflatossine al raccolto).
Da leggere
Maggiori informazioni le potete trovare nell’articolo “Mai dire … mais” uscito nel numero 23 del Notiziario di RSR che potete scaricarlo qui
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