Proiezione con i piedi per terra
Si tratta di un film on the road, che cerca di trattare il tema dell’agricoltura biologica uscendo un po’ dalla solita retorica green e concentrandosi sui*piccoli produttori*, sulle varie*realtà locali*che la sostenibilità la praticano quotidianamente, al di là del marketing. Presentato la scorsa estate al*Clorofilla Film Festival*, il documentario ha avuto un buon riscontro.NNE’ un film molto interessante da promuovere – parte, peraltro, di un progetto più ampio che include anche il teatro. Sarebbe importante farlo vedere nelle scuole ma soprattutto renderlo visibile al grande pubblico, distribuendolo nelle sale italiane e magari organizzandoci intorno eventi mirati per sensibilizzare le persone sul tema.Nhttps://www.arsenalecinema.com/archivio-film/con-i-piedi-per-terraN*Con i piedi per terra -***di Andrea Pierdicca, Nicolò VivarelliNNelle campagne italiane esistono persone che hanno scelto di radicarsi sul territorio per coltivarlo in maniera autonoma, efficiente, rispettosa dell’ambiente. Chi sono? Come fanno reddito? Quali tecniche adottano? E perché il loro lavoro è necessario? Nell’autunno 2015 iniziano le riprese del documentario indipendente Con i piedi per terra, durante un viaggio per l’Italia intrapreso per intervistare i contadini protagonisti di una rivoluzione culturale ed economica.NCompiuto con lo spirito della ricerca, è un’indagine realizzata riprendendo in presa diretta le attività quotidiane nei campi, nei boschi, nelle case e nei mercati. Con il ritmo sostenuto dell’avanscoperta, e valorizzato da musiche originali, il documentario racconta attraverso decine di storie personali come fare reddito in maniera sostenibile, onorando il senso di appartenenza al territorio e la cultura dei saperi millenari.N————————————————————————NNCriticaNÈ possibile tornare alla terra così come sempre più persone immaginano oggi di poter fare? E se si quali sono le problematiche a cui i nuovi agricoltori si trovano a dover rispondere? È un modo economicamente sostenibile di vivere? In Con i piedi per terra – Viaggio tra terra e cielo, il regista Andrea Pierdicca racconta e descrive uno spaccato di questo nuovo mondo.Lo fa come un affresco, dipingendo storie al ritmo sostenuto di un viaggio. E il viaggio Andrea lo compie davvero muovendosi per oltre 4000 km, compiendo 26 tappe e intervistando più di 70 persone.NVarie le storie raccontate ma in tutte un punto rimane fermo: l’importanza della buona terra. Terra che deve essere viva, fertile. La moderna agricoltura industriale ha sposato la chimica: insieme considerano la terra un qualcosa di sterile cui con i diserbanti si tolgono erbacce e con il concime si aggiunge nutrimento.Un terreno sano invece è lasciato con le sue erbacce, con i suoi vermicelli che lavorano e trasformano in ricchezza nutritiva ciò che hanno trovato. Riassumono bene le parole di Giovanni Cofani, contadino di Precicchie nelle Marche: “Il lombrico mangia terra e caga bontà”.NUna bontà che è ricchezza e permetterà di ottenere prodotti buoni e sani, nel momento e posto giusto. “Si possono coltivare le banane sull’Himalaya? Forse si ma non avrebbe nessun senso”. Così Giovanni Cofani nel suo campo coltiva patate perché è la scelta migliore per il suo territorio e per il tipo di terra che ha a disposizione.NUn’agricoltura che richiama al valore della vita e alla sua cura in ogni gesto: dal lombrico ppunto che arricchisce il suolo, all’attenzione per i prodotti che sono di una stagione e non di un’altra. Cura che diventa conoscenza e rispetto. L’albero non rimane un generico albero ma diventa il melo, il ciliegio, il prugno. Insieme compongono il paesaggio che Giulia Maria Crespi, presidentessa onoraria del Fai definisce “un pizzo,… perché l’essere umano ha bisogno anche di bellezza”.NIl documentario Con i piedi per terra è un pezzo di un progetto più ampio che comprende anche una web serie e un testo teatrale.NSara Panarella, ehabitat.it