

Il paesaggio agrario italiano
Sessant’anni di mutamenti da Emilio Sereni a oggi (1961-2021)
La Storia del paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni a sessant’anni dalla sua pubblicazione (Laterza, 1961) è un libro ancora oggi molto letto e diffuso. Resta di grande attualità la sua definizione del paesaggio agrario, inteso come «la forma che l’uomo, nel corso e ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale». La storia di un territorio, nel suo intrinseco rapporto tra uomo e natura, è
la storia del suolo modellato dal lavoro dei contadini, dalle trasformazioni fondiarie, dagli ordinamenti colturali, dagli insediamenti e dalle infrastrutture, ma anche dai rapporti di produzione, con esiti che, al di là dei risvolti meramente economici, si caricano di valenze sociali, culturali e visive.
L’Istituto Alcide Cervi, che di Sereni conserva la Biblioteca e l’Archivio scientifico, in collaborazione con le Università di Modena e Reggio Emilia, di Parma, del Molise, di Enna “Kore”, il Politecnico di Torino, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (Università degli Studi Firenze) e il CRIAT (Centro di Ricerca Interuniversitario per l’Analisi del Territorio) organizza nei giorni 11, 12 e 13 novembre 2021 un Convegno Internazionale presso la sede dell’Istituto stesso in Gattatico (Reggio Emilia).
I temi posti al centro dell’attenzione sono:
_ Le trasformazioni del paesaggio agrario da Sereni a oggi
_ Fonti e metodi per la storia del paesaggio
Qui il PROGRAMMA COMPLETO: convegno _ il paesaggio agrario italiano
Info e comunicazioni:
paesaggioagrario2021@emiliosereni.it